sconfortante tre giorni
il panorama OTR milanese restituisce attempate trans che hanno visto tempi migliori e grotteschi giovani che si agghindano impropriamente da femmine dissimulando maldestramente la mascolinità prorompente nelle fattezze e nella fisicità, insomma tanti dopolavoristi senza vocazione
e tutto ciò nonostante il disinteresse plateale dei pochissimi lampeggianti di passaggio
ma si sa, che la scimmia che ci porta su quei sentieri ha poco da spartire con la ragione
capita così che, al limitare della fatidica terza livida alba, una figuretta peripatetica lungo cenisio appaia consona preda, pur se infagottata e poco appariscente solo per una malintesa freschezza
mi ritrovo dunque nelle vicinanze, in un acconcio nido e per una mercede di 50 “ammori”, a scoprire prima una panzetta biafrana e poi tette e culo duri e freddi come il marmo dell’obitorio
in compenso la discrasia, che disperatamente cerca di ficcarmi in gola nature usando energicamente la mia folta chioma come presa, ha una consistenza diabolicamente lumacosa
è troppo!
getto la spugna, ringrazio (sic), mi ripaludo e abbandono il campo con un sussulto di tardiva resipiscenza
lei (lei??) dice di chiamarsi paula, corvina imparruccata di nessuna qualità e attitudine, probabilmente solo mestierante del mestiere
se il panorama OTR non cambia, credo che questa sarà la mia ultima transferta meneghina