Pattaya

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Aggiungo che quanto da te esposto vale per tutte le nazioni del mondo, e che è importante informarsi bene ma dalle fonti giuste…
Certamente. Nonostante sembri ovvio, a volte lo ricordo poichè una cosa è una gita in Austria o Slovenia ed altra è trovarsi soli, a diecimila km da casa, a confronto con culture tanto diverse, con costi di rientro di altro ordine di grandezza, con coperture sanitarie incerte e magari conoscendo poco l'inglese.
 
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Altra chanche al Passion
non che lo cercassi ma mentre sfrecciavo in moto si sono addensati potenti nuvoloni ed ho preso l’occasione al volo.
Effettivamente il Passion è affine al Kinnaree ma, direi, soprattutto nel senso che si trova in area Jomtien. Del resto come KitKat, Cobra o Viper ma, a differenza di questi, non è facile da trovare.
La piscinetta c'è ma non l'ho davvero mai vista utilizzata se non il giorno dell'inaugurazione o quando occorre predisporre un set fotografico a beneficio di qualche pagina FB.
Non lo trovo un posto tanto speciale, particolarmente ora che il Kinna sembra essere tornato in forma dopo tanti mesi critici. Al Passion la maggior parte delle ladies sono free-lancers, per cui non c'è una politica dei prezzi del locale. Non è raro sentirsi proporre 500-1000THB di barfine e cifre per lo ST che sono dei multipli rispetto agli altri GC. L'interno non è bello come al Kinna che assomiglia ad un pub UK, Passion è invece uno stanzone anonimo, col solito bancone del bar, sgabelli ed un inutile tavolo da biliardo che ha preso il posto di un ben più strategico divanone rosso.
La qualità delle ladies è andante, il costo dei beveraggi alto come il volume della musica rompipalle. E' pure pieno di televisori che trasmettono video musicali, partite di calcio ed incontri di boxe :-/

Appena entro mi fermo in bagno e, mentre avvio le operazioni col pratico vespasiano... arrivano suoni di rigurgito :-/
esce infatti dalla ritirata accanto una donna, magrissima, capelli lunghi, bel culo, tette pompate ma che sta inequivocabilmente male, traballa sui trampoli, si appoggia a me, e... mi spinge verso l'interno del club!
La sala è strapiena di faranghi, intravedo molte lady parcheggiate attorno al bancone, nulla che mi ispiri troppo, mi pare che siamo avanti con l’età. Comunque mentre sono ancora in fase di adattamento all’oscurità la solita vecchiarda spuntata dal nulla mi chiede se voglio bere... un comportamento abbastanza cazzone che odio: sei appena entrato, non c’è un buco dove sedersi, c’è casino, non si vede una sega e tu devi subito rompermi i maroni con ‘sto cazzo di beveraggi che, in una città con 98437 bar, è l’ultimo dei motivi per i quali un tizio entra in un posto del genere.

Mentre sto ancora cercando un motivo per rimanere, si affaccia una lady che indossa solo le scarpe con i tacchi e mi spiega a cosa serve: lei ti porta un pacchettino di pop-corn gratuito, le dai una strizzatina a chiappe e tette cementate e poi le allunghi qualche biglietto da 20 così tanto per fare qualcosa. Mi pare la classica alzata d’ingegno di un marketing che non vuol capire. Siamo ad un passo dalla gita delle pentole.

Individuo una figuretta che non è malissimo (Natty) e le chiedo di fare due chiacchiere... scopriremo purtroppo che parla un inglese tutto suo. Comunque si sbevicchia, ci si smanazza q.b., scopriamo che ci sono le stanze a 400thb ma che la lady quota 2kTHB per lo short time. Qui proprio non ci siamo. La liquido e faccio un giretto, rivedo l’ammalata che barcolla, poi l’amica che la soccorre, poi l’amica dell’amica... tutte sono avanti con l’età e con delle tremende tette rifatte, dure come fossero gomme da automobile. Mi dicono che le hanno fatte tutte nello stesso posto, non a Bangkok ma qui a Pattaya, peraltro per un costo spropositato... brave, complimenti, un affarone!

I tanti farang si guardano bene dal prendere ladies, sbevazzano, parlottano rumorosamente, commentano quel che passa in TV e bevono qualcosa. Mi sa che passerà ancora del tempo prima di tornare da queste parti, del resto in questa città ci sono appena circa 20314 altre ragazze da esplorare :-P
Comunque alcune (tre) cose buone le ho trovate: l’orario palindromo 12-12, i simpatici cagnetti randagi che gironzolano nei paraggi e nell’ingresso, il bagno mono-sex ;-)
 
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nella terra di mezzo
EH BEI TEMPI.......quando ero giovane, magro, single, e danaroso....e trascorrevo qui il capodanno.....

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.....adesso sono solo single!!! :ROFLMAO:
 
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ciao ma il marine disco esiste ancora ?io ci andavo 25 anni fa

 
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Si stava meglio quando si stava peggio ;-)

Sbaglio o (a giudicare dagli interventi estemporanei più ricorrenti) questo è ormai un thread affollato di reduci e sognatori?
:-D :-D
 
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Riporto una buona nottata post festeggiamenti con Miss. Fon
Carina, GFE ma... non ricordo dove ci s’è incontrati nel megacasino di TreeTown! :-/
Qualcuno di noi l'ha incontrata?
Forse è un chiaro segno che sarebbe ora di rallentare i ritmi...
 

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Ne abbiamo parlottato di recente, s'è dimolto festeggiato ed hanno aperto anche un gemello. Dunque sono tornato a dare un'occhiata al mitico Gogo da cui riporto qualche numerino per i tanti appassionati di contabilità.

L'ultima volta lo avevo visitato l'estate scorsa. Rispetto ad allora direi che o non gli sono simpatico o il BF è raddoppiato per tutti. Prima dell'una quota 2k per ST e 4k per LT (non aggiungo considerazioni già svolte migliaia di volte e così spererei di non doverle rileggere...). Dopo l'una il BF diventa 1k sia per ST che LT.
Farang-beer 140, lady-drink 260.

Interrogata una notevole sgnappera (tale Apple): dichiarava 1k BF e... 5k per lei :-o
Acchiappata Miss. Sa per sessioncina notturna ST verso le 23: BF 2k, 3k per lei.

Tali prezzi evidentemente non spaventano il nuovo frequentatore di Pattaya (pochi farang, abbastanza malesiani e UAE, moltissimissimi asiatici... altre considerazioni trite... bla bla...), molte belle ragazze assai meno ruspanti che in passato ma pur sempre molto amichevoli (strict hands-on policy ;-).

Il gemello, WM2 direi più bellino, ripulito e curato ma ladies meno friendly. Prezzi allineati.
Per la mia poca esperienza direi che ormai i posti con total nude-look sono rimasti WM e Kink in area LK.
Mi astengo da qualsiasi 'nonèpiùilunidmilldiunavolta' però lo penso...
 
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Brrr…. che prezzi… anche se non hai esplicitato il nome del “mitico gogo” 🤔 … giusto per evitarlo! 🤣
 
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Pumpui-man
Ci sono diversi posti mangerecci che si sono specializzati su quello che per gli anglofoni è il pasto principale: la colazione. In maggioranza sono UK, ma ci sono anche quelli francesi come European Bakery o nordeuropei come Bake ‘N Brew. Il loro modello prevede di aprire presto (6-7am) e dunque di chiudere presto (generalmente per le 6pm). Dunque, a patto di presentarsi per l’ora del tè, ci si può anche cenare. Io lo faccio dato che mi piacciono i loro menù. In particolare dall’ultimo citato si trova una serie di combo colazionari norvegesi a base di uova (fried/scrambled/benedict) e salmone... oh, a me piace. E poi a quell’ora sono solo ed appena esco faccio una passeggiata fino da Nui, DowDow o al vicinissimo Excite.
 
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Ho ritrovato la bella Ice che avevo frequentato quando lavorava in Soi Honey al Bellerd (ex-Ballers)
https://community.punterforum.com/threads/pattaya.46544/page-122#post-2957481
Abbiamo dormito assieme tante volte ed è stata per me sempre una compagnia superpiacevole. Riporto di seguito qualche figurina, ce ne sono anche nella sezione fotomandorle, in occasione del songkran.

La rivedo a due anni di distanza e mi dice che lavora ancora in Soi Honey ma in un altro baretto, il Players, verso l’estremità della strada che va verso la 2nd. Ha ancora l’occhio luminoso e l’apparecchietto per i denti che contribuisce all’aria da ragazzina, tuttavia vedo che sono spuntati segni di gravidanza, le mani hanno qualche rughetta e sul volto qualche linea s’è approfondita.
Beviamo qualcosa e giochiamo a biliardo in questo assurdo locale. Perchè assurdo? Beh i beveraggi hanno un costo spropositato, direi da gogo e non ci sono stanze da ST ai piani superiori. Naturalmente si potrebbero usare le tremila stanzette dell’area ma il bar scoraggia la pratica con divieti o barfine completamente fuori mercato.
‘azz il progresso è arrivato anche qui, la malefica gogoizzazione che ha colpito prima di tutte Soi6, poi un po’ delle amate Chaiyapoon e Bongkot, ora anche Soi Honey :-(

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La perfezione esiste
La bella Maraya (o Marraya?) lavora al Kinnaree: https://community.punterforum.com/search/?q=kinnaree&o=relevance
in tal modo alle 6-7pm è libera e ci vediamo. In genere ceniamo, facciamo qualcosa e il giorno dopo in tarda mattinata torna a casa a dormire un po’, pranza e per le 2pm è nuovamente al club
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Abbiamo cenato in un thai BBQ nel quale è stato davvero un piacere vederla divorare tutto senza remore. Ci s’è visto un filmetto al Terminal 21 con pop-corn aromatizzati al Tom Yum. Poi passeggiatina BR+WS.
Camminando ho osservato tante FL assolutamente dignitose: tra tanti sgangheroni umani ho visto alcune faccine pulitissime, ben vestite e dalle belle gambe senza tanti segni di sofferenza.
Poi ci siamo fermati all’HotTuna, a metà WS
dove abbiamo ri-ri-ri-ascoltato i pilastri del consueto repertorio
Gli attuali musicisti non sono come i collaboratori del compianto Lam
ma sempre solidi professionisti appassionati dal repertorio sterminato. Mi impressiona soprattutto il fatto che non abbiano nulla di scritto ma sembrano ricordare tutto a memoria, parole comprese. Peraltro cantano tutti: basso, chitarra e batteria.
Metto 400thb nel secchio e chiedo di sentire 4 pezzi: just what you like to play. Hanno frullato assieme Frank Zappa, i Floyd, Metallica e... folk napoletano: fantastico, mi sono proprio scialato e così spero anche loro.

Poi è arrivato un gruppetto tipicamente yankee. Militari USA, abbastanza ben riconoscibili, mi sorprendono tutte le volte poichè quel che a me pare uno stereotipo, ai loro occhi deve sembrare invece del tutto normale. Paiono usciti da uno dei millemila TV film hollywoodiani: cappellino con la visiera girata indietro, occhiali da sole sulla testa (è notte), mascella da Shrek con spalle possenti, braccioni ipertrofici, tatuaggi varii, canotte, scarpe chiuse con calzini, modi molto decisi (e rumorosi).
Ogni tanto ci sono le esercitazioni della Royal Navy ed i marinai in libera uscita, per qualche motivo…, vengono sempre volentieri in visita di presidio all'amata baia. Ad esempio: U.S. Navy Carrier Strike Group visits Thailand for joint exercises April 24-29 - Pattaya Mail

Beh si erano portati le birre in una sportina, dunque si sono appollaiati ed hanno attaccato a sbevazzare. Giustamente il minuscolo camerierino thai ha tentato un approccio ordinativo ma è stato deriso e respinto.
Uno dei bestioni dal tavolo urlava qualcosa all’indirizzo della band, credo fossero i titoli dei pezzi che avrebbero voluto sentire ma non si capiva nulla e, soprattutto, è evidente che loro avevano capito ben poco del funzionamento del locale.
Il bassista gli fa letteralmente un disegno di banconota gigante e con fare teatrale mima il fatto di deporla nel secchiello che sta davanti al palco. Un tappetto tarchiatissimo che pareva la versione umana di un carro armato, esce dalla trincea ed affronta le linee nemiche deponendo 20thb nel secchio... la faccia del chitarrista prende una smorfia tipicamente Zen: non sorride e non ha alcun moto di disapprovazione.
Parte l’inno americano, suonato a 300 BPM in chiave metal, peraltro formidabile, dura trenta secondi e finisce con estrema precisione sull’ultimo movimento in levare dell’ultimo quarto di battuta. Il messaggio è chiaro: questa è la musica che ti posso date per 20thb :-D

Per fortuna arrivano altri customers ed in particolare una ragazzona UK, dalla pelle bianchissima, le scarpine basse, i capelli corti ed pantaloni al polpaccio. Balla e salta animata da una felicità esplosiva, il perchè di tanta felicità è probabilmente rappresentato dalla giovane thai con la quale si accompagna, la quale invece, secondo gli usi di questo paese, finchè il grado alcolico non è prossimo a quello del coma, non si scompone. Ogni tanto nel saltellare con la sua birra in una mano ed il joint fumante nell’altra si avvicina a noi e ruba un chock-dee a Marraya ;-)

Secondo le rigide regole del teatro thai, arriva l'inevitabile robusta delegazione di amici e parenti che notifica ai difensori dei confini marittimi che stanno occupando un tavolone e che ci sono invece tante altre persone in piedi. Il comando strategico decide per il meglio e la squadretta batte ragionevolmente in ritirata.

Fine serata al Night Market di Jomtien con il mango affettato più dolce che si possa immaginare godendo del vento marino che annuncia tempesta.

La band dell’HotTuna non lo sa, perchè purtroppo non conosce il repertorio di Lou Reed, ma questa città è la fabbrica dei perfect days!
 
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Ogni tanto bisogna anche fare altro
Buona cena da Rinapp (la doppia P finale sta per pasta e pizza): una fresca insalata di pomodori ed un'ottima pasta.
E' disponibile anche il menu thai, utile se si è accompagnati. Io ho anche assaggiato un Pad-Kapao buonissimo. Lo fanno sia con pollo o maiale che in versione gamberi/seppie.
Google Maps
 
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Grazie Doc! Non sono stato mai a Pattaya ma questa “tua” città mi sta sorprendendo sempre più … non solo gnagna ma un’umanità, forse un po’ reietta, ma pulsante che vive, mangia, beve, suona, si diverte.
Grazie per questi tuoi ultimi spaccati di vita pattayana senza necessariamente parlare di F… 😉 !!!
 
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… non solo gnagna ma un’umanità, forse un po’ reietta, ma pulsante che vive, mangia, beve, suona, si diverte [...]
Ti dirò che quando mi fermo in questi ristoranti di cucina italiana ormai ben radicati a Pattaya, incontro quasi sempre altri italici: invariabilmente perfetti sconosciuti, un po’ male in arnese, mai visti prima, che non hanno mai scritto una riga ma che dichiarano di essere grandi maestri in materia di figa mandorlata e di frequentare l'area asiatica dall’era di Rama zero ;-)

[...] Grazie per questi tuoi ultimi spaccati di vita pattayana senza necessariamente parlare di F… 😉 !!!
Effettivamente mi sono interrogato sull'opportunità di queste digressioni dal main-stream figologico.
Ovviamente leggendo quel che scrivo s'è anche capito che mi son già dato una risposta:
- non avrebbe tanto senso raccontare come raggiungere una certa zona di Milano o dove fermarsi a pranzo a Bologna;
- forse ha un po' più senso raccontare come si pagano le autostrade svizzere o austriache;
- probabilmente può essere utile anche la quantità di informazioni relative sia alla quotidianità di un logo tanto diverso da casa nostra sia alla logistica di uno spostamento impegnativo.
 
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Storie di ordinario rincoglionimento
Incontrato l’usuale megaesperto cosmico di cose pattayane al Rinapp (“frequento Pattya e Cuba da vent’anni…” senza un’ombra di ironia) che mi ha parlato del LipsLounge@SoiHoney. Me lo descrive come appartenente alla scuola dei locali hands-on, come Purple, Kink o WindMill per intenderci.
Dunque, sinceramente incuriosito, sono partito per l’esplorazione. Conclusione breve: il solito wannabeagogo :-(
Più in esteso: come altri locali anche questo è stato da poco trasformato in similgogo... forse non ero ben disposto ma l’ho trovato un inutile spennatoio. Un posto per flanellologi che non abbiano tante necessità scopazzatorie. Il business model è semplice: grandi, pretese, grandi prezzi.

Scriverei dunque qualcosa nel tentativo di capire un po’ meglio questa malattia che, come il picchio rosso per la palma, sta colpendo tanti locali. Verosimilmente è un fatto di mercato: cambia l’utenza e l’esercenza si adatta
https://community.punterforum.com/t...iani-nelle-criticita-del-fenomeno-pay.509175/

Dico, siamo in area Buakhao, quella che è stata fino a poco tempo fa (diciamo era pre-covid) il tempio del risucchio, un fantastico mix di arte ed arigianato della pompa, il baluardo della tradizione takecarricola pattayana in salsa di sugna. La splendida peculiarità del luogo era lo sgarrupamento dell’infrastruttura completamente surrogato dalla straordinaria dedizione ed abilità tecnica della risorsa umana. Ora invece nascono localetti il LipsLounge o come quest'altro: proprio verso la fine dell’estremità sud della Soi Buakhao, sulla sinistra andando verso sud sfreccio verso le 11PM, diretto verso casa, vedo un paio di sorrisi molto interessanti. Mi fermo al volo e vengo accolto come all’Hilton: parcheggiatrice tettona, coretto di weeelllcooooome e cose così.
Si tratta di un’infame verandina (denominata IK-bar,) che è stata appena ripulita con l’idea di un concept architettonico western un po’ da rivista glam (maledetta Hollywood...). Divanetto bassi, lucine e lucione inutili ma che si capisce essere frutto di lunghi studi. Non c’è il solito legno del bisnonno di Buddha ma pietra, nera e bianca, così da non disturbare le sensibilità estetiche più sopraffine.
Noto due farang che svaporeggiano completamente soli: vedendo la loro mestizia spero si tratti dei responsabili che stanno meditando sull’immane cazzata nella quale perderanno tutti i loro quattrini. Ci sono anche alcune ladies notevoli ma non ho un buon presentimento. Ne afferro una carina, quasi alta, pelle chiara, i soliti splendidi capelli lunghi, sorride e in un attimo si dichiara assetata. Pure io chiedo un beveraggio ma non mi caga letteralmente nessuno. Lei si sciroppa il solito samsong-cola in un attimo e ne chiede un altro. Arriva il suo stracazzo di beverone ma non la mia miserabile soda, la tipa prendiordini dice continuamente chai chai chai ma verosimilmente non capisce una sega. La mia mandorlina, mentre mi riscalda le manine (in questi giorni ci sono quasi 30° anche di notte), spiega che ha studiato business-qualcosa in una scuola che non ho mai sentito prima in una città thai che davvero mi è nuova... comunque sia, nonostante tutto questo studio sul business non capisce una cippa d’inglese, ha un suo discorsetto prefabbricato ma non intende altro. Probabilmente una patetica messinscena :-/

Vado al banco ed indico chiaramente la soda sul menù, metto una banconota sul piano e mi accerto che non ci siano fraintendimenti. La tipa pare recepire e poi torna a preparare degli elaboratissimi cazzi di coktails incastrando bicchieri di dimensioni diverse e liquidi misteriosi dai colori petalosi.
Torno al mio divanetto del menga per scoprire che si è aggiunta un’altra assetata. Provvedo a dissetare. La mia miserrima acqua non si vede. Il posto non ha stanze da ST. Le ladies non gradiscono uscire con i farang.
Ma in che cazzo di posto per depravati sono capitato? :-((

Esco e mi precipito in quello a fianco: pare appena uscito da un bombardamento. E’ il regno della ruggine. Qualsiasi superficie ha assunto una tinta che va dal marroncino scuro al pece-catramoso. L’insegna (spenta) riporta la raffinata ragione sociale: FMP (che sta per Fuck Me Please) |-D
Ogni cosa o scricchiola o è stata riparata con dello scotch. Le ladies sono stagionatelle ma moooolto cordiali, la più anziana parla un inglese spettacolare, mi si presenta tale He (ogni lady ha un cartellino col nome appeso al collo: tiè, stracazzi di architetti del cazzo: queste pollarole han diecimila volte più senso pratico di voi che vi siete formati scardinati il cervello con le serie di Netflix e le avventure di John Wick), ai miei occhi He potrebbe avere meno di vent’anni. Un angioletto. In realtà ne ha quasi 30 e tre figli, lasciati in Buriram.

Timidissima, mi si racconta che è arrivata ieri e non ha gran esperienza, ha avuto un unico customer asiatico ma mai farang. Non ci credo ma devo dire che sembra quasi vero. Lei è tesissima, quando le guardo le splendide gambe prova ad abbassare il gonnellino d’ordinanza. Parliamo col mio scarsissimo thai ed un bel po’ di aiuto da parte del traduttorofono, anche le amiche ci danno una gran mano. Vorrebbero tutte spingerla nelle mani del mostro ma lei pare terrorizzata. Ha un sorrisino delizioso anche se la dentatura pare un po’ provata (mi dice che è a causa dell’allattamento…), mi fa vedere com’è brava ad intrecciare i capelli in 10 secondi. Poi mi mostra quanto è stata brava a pitturare tutte le unghie... "sai, così risparmio 10 baht ad unghia..."
L’amica più espansiva forse ha capito che non chiederò di fare le pompe col culo e mi fa una proposta che non posso rifiutare: 500 thb di barfine e la riporti domani quando vuoi.

Non ne avevo voglia, ero stanco, spompatissimo e stavo tornando verso casa ma... a Pattaya è così: il meglio lo avrai se acchiappi quel che ti capita e scegli chi ti sceglie, anche se qui hanno fatto tutto le amiche del localino. Così ho caricato Miss He e siamo partiti.
Pian piano e, soprattutto, lontano dagli occhi della combriccoletta, He s’è rivelata una personcina deliziosa. Siamo stati bene, s’è fatto un giro al mercato notturno della Thepprasit dove ha preso un vestitino e cose da mangiare, abbiamo magiucchiato sull’altalena della spiaggia, abbiamo spedito alle amiche le foto con la telecronaca della teleovela, a casa ci s’è lavati con gran calma, ho sistemato l’aria condizionata a 25°C, ci s’è infilati sotto ai copertoni e s’è passata una notte di molto piacevole e tranquilla :ok:
 
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Diarietto pattayano: programma di sostegno dell'economia locale ;-)
- thai massage sonnecchiante nel primo pomeriggio con Miss. Koy da Good Luk Massage in Central Rd.
Pazzerella, simpatica ed avanti con gli anni ma con un bel fisichetto magro.

- incontrata Miss. Fern, una bionda corpulenta al Paradise Massage in Soi Honey. Mi aveva colpito il caschetto alla Raffaella Carrà su un faccione giovane ed abbronzato, dunque l'ho subito trascinata in una delle stanzine al piano superiore senza tanti accordi.
Nello stretto materassino, durante il massaggio preliminare Fern dichiara che non è tanto propensa alla pratica del BBJ... certamente un pessimo segnale, poi invece ci si applicherà pure meglio di tante altre colleghe.
In capo ad un'oretta tra lavaggi, massaggi, succhiamenti e scopaggi, forse per via degli spazi un po' costretti o del sottofondo musicale dei vicini di loculo, non s'è pervenuti agli spruzzi ma mi andava bene comunque. 1000 lady+300 loom, zero tip.

- cena ancora da Rinapp in Soi 13/1 aka Soi Yamato. Si mangia sempre bene (anche thai).

- torno al baretto FMP, alla fine di Soi Buakhao. Ritrovo la piccola He, che ora ha guadagnato un'uniforme con camicetta strategica e minigonnellino che esalta le splendide gambe. La dentatura è un po’ problematica ma promette di sistemarla, come il suo inglese vicino a zero. He pare un po' meno timida e soprattutto l'arpia che le fa da mamasan pare essersi resa conto di quanto questo nuovo arrivo arricchisca la vetrina. Ora infatti mi chiede 2000ST e 900BF. La settimana prima andava bene 2000LT e 500BF... wft. La mia controproposta suona in dialetto locale come: mabafangù!

- giretto in area LK: buone presenze all'Unreal, da rivedere con più calma.
Incontrata Miss. Goryaa al baretto Exotic (casino, birra, prezzi popolarissimi, musica dal vivo, donne, umanità notevole). Di carnagione chiara, rotondetta, molto sorridente. Mi hanno colpito gli occhiali rotondi ed il fare servizievole. Molto volenterosa anche se purtroppo fumatrice.
A casa, un po’ stanco, passata l’euforia, a vederla in doccia mentre ci si lava mi pare un pony: culotto, gambotte, bassina, arrotondata e con la coda di cavallo. Eppure… le finestre sono spalancate, una breve pioggia ha rinfrescato l’aria e s’innesca la solita magia, vissuta millemila volte e sempre così meravigliosa: i nostri corpi si scambiano un po' di gradi Celsius finche si fondono l’uno nell’altro, in modo tanto naturale. Buonanotte!
 
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