POCHE MA BUONE
Quando mi presento alla rotonda di Boltiere, sono quasi le 2 di notte e c'è giusto il tempo di compiere un paio di vasche complete sino a Bergamo, per decidere tra quali calde braccia chiudere la mia nottata, prima di tornare alla fedele branda. Troppo tardi per spingersi anche sino alla PMG (sebbene sia curioso di vedere se
Pel di Carota abbia messo, letteralmente, la testa a posto
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), impresa che sarà rinviata a un futuro più o meno prossimo. Il breve dispaccio che segue è come un puzzle, le cui tesserine sono state ricomposte passaggio dopo passaggio. In generale, ho come il sospetto che in Romania si stia già celebrando qualche festitività, perché le presenze non mi sembrano superare il 50% del pieno carico.
- Rimessa dei pullman: un paio di presenze abbastanza carine, che prima o poi dovrò fermami a intervistare.
- Pensilina di Santa Teladosia: strani bagliori blu si levano dall'Edicola Votiva, ma non sono dovuti a una miracolosa apparizione della Santa (e nemmeno della custode del tabernacolo, che non si vede più
on the road dall'estate scorsa), ma più banalmente alla presenza di una vetturetta dei CC, che ha fermato un nostro probabile collega e sta effettuando il controllo dei suoi documenti.
- Svincolo delle black: oltre alle titolari della rotonda, presente una morettina con una gonna che è tanto lunga (sino alla caviglia) quanto lo spacco su un lato (praticamente sino al perizoma). Non credo sia la Monica che avevo incontrato io (che era decisamente più longilinea), per cui potrebbe essere tale
Rebecca.
- Benaglia Sud: le solite due ragazze che credo stazionino lì almeno dallo scorso autunno, i cui nomi non conosco.
- Benaglia Nord:
Michela e la sua collega altrettanto platinata. La mia bionda preferita è in tono un po' dimesso (indossa un giubbotto e degli anonimi fuseaux grigi), per cui decido di concedermi una paio di vasche esplorative, prima di tornare eventualmente da lei a chiudere la nottata.
- Continental: N.P.
- Quadrilatero della Topa: è piuttosto un triangolo, se non addirittura un misero segmento, perché la Ministra Brambilla ha lasciato stranamente sguarnita la sua piazzola e anche l'Edicola non è presidiata. Una bionda abbastanza carina occupa il vertice davanti alla banca (dove usava stazionare Bianca) e un duo ha preso il posto delle
blonde sisters. Quella più in carne è decisamente fuori dai miei standard estetici, mentre la sua collega biondina mi pare interessante. Al primo passaggio, ho persino pensato che potesse essere Loredana (se non addirittura
Mariana), per cui ho fatto un giro dalle retrovie e mi sono riaffacciato allo stop, per scrutarla più da vicino: la silhouette è decisamente niente male, con due gambe molto snelle, e anche il viso è carino, sebbene non all'altezza di quello della signorina moldava che l'ha preceduta.
- Rotonda dell'Associazione Ginnica Osiense: sono ricomparse un paio di ginnaste, non so se le medesime della scorsa primavera (
Raissa e amica). Quando sono transitato la prima volta, un collega era intento nell'intervista e le due fanciulle erano chine verso l'abitacolo della sua vettura, per cui non sono riuscito a vederle in volto (ammesso che potessi ancora riconoscere Raissa, a distanza di un anno ...).
- TotalErg: occupata da due benzinaie, che non hanno attratto particolarmente la mia attenzione.
- Spiazzo delle sbarre, dopo la rotonda e prima del paninaro: se dovessi estrarre un nome a caso dal cilindro, direi
Nadia, dalla silhouette slanciata e dal fatto che rimane perennemente con le spalle rivolte alle vetture in arrivo.
- Paninaro e spiazzi successivi: N.P.
- Eurospin: dapprima solo il "diavolo"
Michela dalla chioma mora (ha per caso partecipato a qualche reality in televisione ed è diventata famosa, perché ho visto la coda per ottenere un'intervista con lei, ma poi non ha mai abbandonato la postazione?) e più tardi anche l'"acquasanta"
Adela dal crine biondo. Quando sono entrambe presenti all'interno della Smart, sono ovviamente chine a ripassare non si sa bene quale testo, in vista del prossimo appello universitario (cit: xyz79).
- Perletti: la solita BMW a fari accesi nella notte. La prima guida della scuderia non mi è però sembrata né Juliette, né la di lei cugina Alinette ma la più lontana parente
Deliette.
- Rotonda per Osio Sopra: sul lato est la sedicente greca che dovrebbe rispondere al nome di
Cristina (o forse di Daniela); sul lato ovest ho intravisto una mora nell'oscurità.
- Pensilina: la ragazzina smilza e longilinea che attende un pullman che non arriverà mai dovrebbe essere la stessa
Diana che la scorsa stagione stava all'ingresso del Bolgia e sfoggiava un'improbabile chioma rossonera.
- SIAD: dopo l'introduzione del Jobs Act, sia
Maria che
Denisa hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato, quali custodi della nota azienda che produce acetilene e derivati. La seconda sembra palesemente infastidita dalla presenza di un'imponente autocisterna, che occupa impunemente il suo tratto di banchina.
- Rotonda della REA: sul lato est è clamorosa l'assenza di Eva Peugeot; su quello ovest ci sono invece le nuove Adalgina e Ginascore, che sono minute e decisamente più carine di coloro che le hanno precedute.
- Kebab: c'è l'immancabile Alfa 147 rosso/bianca con targa Dobric, ma mancano all'appello sia
Adriana che la sua allieva dai trascorsi spagnoli (
Diana), che tanto aveva allietato la primavera/estate 2014 del nostro compare cippolappo
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. Regolarmente presenti, e intente a sfamarsi con un tossico kebab, sia la più temibile rivale di Adriana (
Alina dagli occhi azzurri) che la spilungona Nicoletta.
- Maria Bonita (che ora dovrebbe avere un altro nome): N.P.
- Ultimo ENI di Dalmine: la sedicente ungherese Yelena e la sua collega sculettano in modo appariscente alle vetture di passaggio e si rivolgono con fare colorito ai rispettivi conducenti. Dato che sono già in abiti civili, è persino possibile che stiano solo facendo l'autostop.
- Nuovo McDonalds tra Dalmine e Lallio: vera o finta rissa in corso nel parcheggio, tra ragazzini sfaccendati.
- Grana Padano: una nuova mora dai capelli lunghi e dalle scarpette di vernice rossa ha preso la postazione che fu delle cheeseleaders. Sicuramente albanese, visto che su quel lampione ha sempre sventolato il drappo rosso con l'aquila bicipite, e anche abbastanza carina di viso. Ho fatto anche un paio di passaggi radenti, tentato di accostare per l'intervista (la signorina mi ha perfino sorriso timidamente), ma poi sono caduto nella trappola dell'UTB e la conoscenza è stata rinviata a una delle mie prossime puntate lungo il BdA.
- Semaforo del cimitero: i negozi che si affacciano su quello slargo cambiano continuamente insegna, ma la mora in carne (che dovrebbe essere registrata all'anagrafe delle OTR sotto il nome di Daniela) è sempre lì. Stasera, tra l'altro, indossa delle appariscenti calze di pizzo, che non aiutano certo a slanciare la sua silhouette. Per un breve istante, intravedo anche un'altra fanciulla vicina alla successiva cabina del telefono. E' però voltata di spalle e quindi non so se possa essere la veterana
Cristina o una
new entry. Chi invece riconosco senz'ombra di dubbio è la giunonica
Corine, più o meno mezzo chilometro più avanti. Uno o due stop più avanti, forse dove una volta stazionava Camelia, c'è anche un'appariscente MI(N)LF, dalla sagoma alquanto ingombrante.
- UTB: resto letteralmente folgorato dalla mise sado-maso della
fuckstar Luana, che ancheggia con indosso dei lucidissimi leggings neri di simil-latex e che sfoggia una lunga coda di cavallo decisamente artificiale. Anche se non è materialmente presente, c'è pure la
fucksister Claudia e la nuova bionda cui ha brevemente accennato Amico_C, che dovrebbe rispondere al nome di Andra(da) e che alcuni hanno erroneamente scambiato per
Anna/Elena, il cui voucher ormai irredimibile è rimasto nel cassetto portaoggetti dell'amico cippolappo
Alla fine, la mise di Luana l'ha vinta sia sulla curiosità di fare la conoscenza della nuova cheese-leader mora che sull'operazione-nostalgia (tornare a visitare il loft che fu della cara
Anna, accompagnato dalla bionda Andra). Nel raggiungere il loft, incrociamo la
fucksister Claudia, di ritorno dall'appartamento con un nostro collega. Mentre le due sorelle si cimentano in un serrato dialogo in rumeno stretto (le uniche parole che ho capito sono "Da", "Nu" e "Baia", cioè il bagno, che probabilmente una delle due deve pulire ...), osservo la minore delle due e mi sembra che l'incedere del tempo (l'avevo brevemente incontrata almeno un anno e mezzo fa) cominci a lasciare qualche segno sul suo volto, forse anche perché è truccata in modo molto leggero.
Omettendo di commentare la prestazione (che, a mio avviso, rimane ancora una delle più convincenti del BdA, seppure un po' troppo scenografica nell'incitamento), le notizie più interessanti sono le seguenti:
- Luana si è ritoccata il seno per la terza(!!) volta, riducendolo ora a una terza taglia. L'esborso per l'operazione e il fatto che il chirurgo sia considerato il luminare rumeno in materia mi fanno pensare che si tratti dello stesso soggetto che aveva trasformato i piccoli seni di Anna in due bocce marmoree. Rispetto a colei che fu la mia prediletta, la
fuckstar sembra assai meno attenta ad evitare l'esposizione alla luce, perché sfoggia già un'abbronzatura del colore della terracotta. La nota positiva, per gli amanti delle avventure
on the road, è che ora Luana dovrà lavorare almeno un paio di mesi in più, per ammortare l'investimento dell'operazione
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Le proiezioni più aggiornate la danno ancora sul ciglio della strada per circa un annetto.
- Anche se, in quel quarto d'ora in cui ho vagato tra Bergamo e Lallio incerto sul da farsi, l'ho sempre vista in postazione, la
fuckstar mi ha detto di essere sfinita da una serata davvero frenetica (mi ha poi rifiutato lo smorzacandela e ha rimbalzato un ulteriore cliente, essendo passate le 3 di notte). Pare che il ritmo con cui le
fucksister appaiono e scompaiono sia diventato così frenetico che riescono a malapena a parlarsi e che hanno dovuto munirsi di vetture separate, per raggiungere e rientrare da Bergamo. Pertanto, la presenza dell'una non implica automaticamente che l'altra ci sia (o viceversa).