RICCIONE
Prostitute, una multa in un anno
I vigili hanno punito con la denuncia un solo cliente oltre a tre lucciole
RICCIONE. Giro di vite nella lotta alla prostituzione con l’introduzione dal 14 febbraio 2011 della denuncia penale per clienti e lucciole. Ma in un anno la polizia municipale ha staccato una sola multa. Al malcapitato di turno, tra i tanti clienti che chiedono prestazioni a pagamento lungo la strada, quasi come fosse un capro espiatorio, è stato elevato un verbale da 165 euro. Nell’azione di contrasto al fenomeno tre multe di pari importo sono state comminate ad altrettante prostitute colte in flagranza di reato. Le multe finora sono state un semplice deterrente utilizzato più a parole per scoraggiare eventuali fruitori che un’azione concreta. Le prostitute si concentrano su viale d’Annunzio a partire dai confini con Rimini, e via via scendono fino ad arrivare a piazzale Aldo Moro. Il sindaco Massimo Pironi ha firmato una nuova ordinanza anti-prostituzione “misure per una maggiore sicurezza stradale e decoroso utilizzo del demanio comunale” introducendo un deterrente in più, la denuncia per sia clienti che le prostitute (ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale), che integra le sanzioni previste dalla precedente ordinanza del 9 luglio 2008. Alla sanzione amministrativa d’ora in avanti si aggiunge il rischio di carcere fino a 3 mesi. Da vedere se rimarrà di una “minaccia” semplicemente scritta o se c’è l’intenzione di fare sul serio. L’ordinanza fa leva sul codice della strada. vieta, «a chiunque di fermare il veicolo per contrattare sulla pubblica via prestazioni sessuali a pagamento. Se l’interessato è a bordo di un veicolo la violazione si concretizza già nella fermata per richiedere informazioni, contrattare, concordare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada, o che per l’atteggiamento, l’abbigliamento e per le modalità comportamentali, manifestano comunque l’intenzione di esercitare l’attività di fornitura di prestazioni sessuali. E’ inoltre fatto divieto di indurre i conducenti di autoveicoli a fermarsi, se non in caso di comprovata avaria di autoveicolo di propria proprietà». L’ordinanza a differenza di quanto accade a Rimini, dove ha un limite temporale e una validità a sole certe zone, vale su tutto il territorio comunale e non ha scadenza.