Chi tra i punters è un amante della lettura?

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Per curiosità, l'hai poi terminato? :) E' un libro breve ma abbastanza pesantuccio, lo lessi un anno e mezzo fa a fatica... E' carino, ma sul genere ho preferito Orwell, che avrà anche commesso un plagio da Zamjatin, ma come si suol dire, genio è colui che ruba. Sul genere non è male nemmeno "Il mondo nuovo" di Huxley, ma è già più controverso (inconsapevolmente finisce per giustificare il suo ipotetico regime totalitario "felicione").

non l'ho ancora terminato, sto leggendo a rilento, dato il periodo...: ho pochissimo tempo da dedicare a me purtroppo.
ad ogni modo non mi manca molto e devo dire che, anche se ancora non l'ho terminato, a me piace. Mi piace molto l'aspetto sentimentale, come vengono descritti i turbamenti di un amore in un mondo dove i sentimenti sono banditi, anzi piu che banditi visti come un qualcosa di appartenente ad un mondo antico e superato, in contraddizione con lo stato unico dove dove tutto deve essere razionale e l'individuo non deve esistere ma deve esistere il "Noi", i sentimenti appunto non lo sono (la radice di -1 ...:)
non so so se Orwell lo abbia plagiato (non credo), ma si sa Orwell è Orwell..... e i russi sono i russi.. :)
:bye:
 
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Segnalo le cose migliori che ho letto sul forum quest'anno. Non sempre è materiale recente, e per qualcuno dei frequentatori di questo 3D non sono novità.

Filippo73 vs Cony Ferrara http://community.punterforum.com/showthread.php?t=80574&highlight=cony+ferrara+milano post #14

Uskebasi ed il bancomat http://community.punterforum.com/showthread.php?t=163972&p=1137994#post1137994

Il passato de il Conte http://community.punterforum.com/showthread.php?t=84871

La prinz di Oblomov http://community.punterforum.com/showthread.php?t=166125

Siete proprio bravi. Grazie
 
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"Mosca-Petuski" di Venedikt Erofeev
poema ferroviario. e alcolico.

"La scheggia" di Vladimir Zazubrin
bellissimo e terribile
 
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Riesumo questo thread:

durante questi demenziali giorni di "festa" e di mangiate epocali, ho letto, tra un panettone e l'altro, "La Panne" di F.Dürrenmatt

:bye:
 
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Ho appena cominciato (a rileggere) L’uomo che guardava passare i treni di Simenon. Simenon è uno di quegli scrittori che mi piacciono in modo particolare, e non solo perché scriveva due romanzi al mese, e tutti puntualmente molto belli (l’Adelphi ancora oggi, a più di vent’anni dalla morte, continua a pubblicare libri ancora inediti in Italia. Si conta che abbia scritto circa 400 romanzi e uno strafottio di racconti), ma anche perché pur essendo libri normali (non li si può definire classici) sono davvero, ma davvero ben fatti. Ma comunque, per chi volesse approfondire Simenon qui ci sono le trame di tre suoi romanzi...
(Ne segue un brevissimo riassunto delle prime pagine del libro o, comunque, nulla che non sia scritto nelle quarte di copertina o nei risvolti).

L’uomo che guardava passare i treni. Kees Popinga è un uomo qualunque, mite, monotono, che vive la sua vita divisa tra casa e lavoro, fino a quando il proprietario della ditta dove è impiegato gli dice di essere in bancarotta e che quindi (Popinga) sta per perdere il lavoro. Questo avvenimento sarà l’input che farà uscire Popinga dalla vita normale che aveva sempre avuto (o l’avvenimento che gli farà trovare la sua vera natura). Uccide la maitresse di un bordello che aveva riso alle sue avances, fugge inseguito dalla polizia...
Tutto il resto del romanzo sarà uno sprofondare sempre di più nel delitto e nel crimine....

Il fidanzamento del signor Hire. Nelle campagne attorno Villejuf, estrema periferia di Parigi, viene trovato il cadavere orrendamente mutilato di una prostituta. Pur non avendo nessuna prova tutti gli abitanti del quartiere sospettano subito del signor Hire, per via della sua stranezza: pallido, grasso, piccolo, solitario, riservato, un po’ maniacale. Hire è segretamente innamorato di una ragazza, Alice, che spia ogni giorno dalla sua finestra...
Da questo romanzo sono stati tratti un film e una canzone. Il film, ‘Il signor Hire’ di Patrice Leconte, è una porcata immonda. Un abominio di film. Mentre la canzone, ‘Watching Alice’ di Nick Cave, è una delle mie canzoni preferite).

I fantasmi del cappellaio. A La Rochelle piove ininterrottamente da giorni e giorni. Un assassino si aggira tra i vicoli della città uccidendo delle donne, per poi rivendicare i delitti e prendersi gioco della polizia tramite brevi comunicati fatti al giornale cittadino. Nessuno sa chi è, solo Kauchoudas, il sarto armeno, malvisto da tutti per la sua povertà (lo si scopre nelle prime pagine). Kachoudas non parla perché sa che nessuno lo crederebbe, l’assassino sa che Kachoudas conosce la sua identità...
Il primo libro di Simenon che ho letto. Ora ne ho una sessantina.
 
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Di Simenon ne ho letti anche io una marea. Il preferito è Il Treno. Forse perché, quando lo lessi, m'attendevo tutt'altro.
 
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OTR again
inoltre Simenon, come racconta egli stesso nella sua autobiografia, fu puttaniere indefesso.. :)
 
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inoltre Simenon, come racconta egli stesso nella sua autobiografia, fu puttaniere indefesso.. :)

In altro forum è il mio avatar... e, dato che la vita è strana, mi sono ritrovato in mano Maria del Porto, Verona?, Mondadori, 1949. Prezzo di copertina 250 Lire, divorato in due notti, scritto bene come di consueto, un po' scontato verso la fine.
 
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Anni fa c'era una libreria a Catania, un caffè letterario bellissimo chiamato 'Tertulia', a pochi passi dal Teatro Massimo, lì ci comprai uno bel fottio di libri, da Henry Miller (Tropico del cancro, Tropico del capricorno, Sexus, Plexus e Nexus) a Emil Cioran (Il funesto demiurgo), a tutti i romanzi riguardanti l'ispettore Marlowe (Il grande sonno, Addio mia amata, La sorellina, Il lungo addio...) di Raymond Chandler, la bibliografia completa di Jim Thompson (scrittore noir-hard boiled americano, autore di The getaway, libro da cui è stato tratto il film, capolavoro, con Steve McQueen) ecc...
La libreria ora ha chiuso, e al suo posto c'è una kebaberia. È uno scempio, lo so!.. Ma comunque... Ho fatto gran chiacchierate con il proprietario, da amante dei libri ad amante dei libri, e in una di queste mi suggerì di leggere Jean-Patrick Manchette, uno scrittore noir francese molto, ma molto bravo (nel suo genere)
Come con Simenon (vedere quattro post più su) di Manchette ho un bel po' di libri. Qui c'è un piccolo sunto dei tre che mi hanno colpito di più (ma pure gli altri non scherzano, per chi gli piace il genere noir)

Nada. Un gruppo di anarchici, il gruppo Nada, rapisce il console degli Stati Uniti in Francia. Dissapori interi, la polizia che indaga...
Da questo libro è stato tratto un film, 'Sterminate Gruppo Zero' di Claude Chabrol. Una cagata pazzesca.

Posizione di tiro. Martin Terrier è un sicario senza scrupoli. Per anni e anni ha portato a compimento tutti i contratti che gli venivano offerti. Prima di ritirarsi gli viene offerta un'ultima missione. 152 pagine di cadaveri in un noir quasi perfetto (dico quasi perché si rovina nelle ultime pagine). L'ho letto tre volte, questo dice tutto.

Un mucchio di cadaveri. Eugene Tarpon è una sorta di Philip Marlowe francese. Un investigatore privato tutto d'un pezzo che sta per ritirarsi per via delle scarse finanze. L'ultima notte, però, quando tutto è deciso e sta per sbaraccare la baracca, ecco che arrivano i clienti a chiedergli di occuparsi di un caso. Quello che ne seguirà saranno cadaveri a strafottere.
 
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A me piaceva molto Melville con tutte le sue allegorie.
Incominciai ovviamente con Moby Dick che ritengo un meraviglioso capolavoro da leggere e rileggere.
Seguirono Benito Cereno, Billy Bud e Bartleby.
I would prefer not to.
 
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A me piaceva molto Melville con tutte le sue allegorie.
Incominciai ovviamente con Moby Dick che ritengo un meraviglioso capolavoro da leggere e rileggere.
Seguirono Benito Cereno, Billy Bud e Bartleby.
I would prefer not to.

Melville mi manca ed è una mancanza che voglio eliminare. Ricordo mio padre lo adorava, insieme a Conrad.
Bartleby è quello che mi intriga di piu per cominciare (a parte il classicissimo Moby Dick ovviamente), perchè sto leggendo "Bartleby e compagnia" di Enrique Vila Matas, che prende spunto dal racconto di Melville.

Ma forse è meglio cominciare con la balena e Achab. Oblomov, tu che dici? :)
:bye:
 
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Anni fa c'era una libreria a Catania...

Da noi c'era Virgilio Scapin, priore della confraternita del baccalà, lui stesso autore, attore a tempo perso, insomma un personaggio, oltre ad essere l'unico vero libraio della città. Uno con cui chiaccheri, ti scambi delle dritte e dei pettegolezzi. Gli aneddoti più divertenti riguardavano l'innominabile anglista, uno iettatore micidiale in grado di bloccare qualunque congegno elettrico, già noto in famiglia come professore di mia madre alla Sapienza.

Anche questa libreria ha chiuso, come altre purtroppo. Dato che vengo anche io dall'hard-boiled, e dalle altre cose che ti piacciono, vedrò di leggere questo Manchette, che non conosco.
 
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Io adoro quel libro, ci sono cresciuto. È tutto un presagio, tutta un'allegoria, dal Pequod alla balena.
Ricordo in particolare un capitolo sulla bianchezza della balena, dove Melville parla del bianco come del colore del male. Bellissimo.
Consiglio ovviamente la versione tradotta da Pavese.
 
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Ho appena cominciato a leggere Strade blu di William Least Heat-Moon. A dire il vero questa è la quarta volta che comincio a leggerlo ma, vuoi per un motivo vuoi per un altro, ancora non l'ho mai finito. Libro gradevole che parla di un viaggio on the road fatto dal protagonista alla fine degli anni '70. Per tre mesi s'è girato l'America a bordo di un furgoncino, viaggiando su strade secondarie, quelle che sulle vecchie cartine erano segnate appunto di blu, e toccando città sperdute nel nulla (praticamente in culo ai lupi). Libro che ovviamente può far ricordare Sulla strada di Kerouac, ma che non la grandezza di quest'ultimo. Libro comunque interessante!
 
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