Ciao Vulva, purtroppo il ricambio è sempre più lento e quindi dobbiamo accontentarci di quello che è rimasto, ossia il numero assoluto, oggettivamente ancora alto rispetto ad altre zone che stanno morendo o sono già morte.
Le novità del campionato 22/23 si contano davvero sulle dita di due mani e la seconda, purtroppo, è monca come quella del proverbiale falegname brianzolo (se ne ho dimenticata qualcuna, integrate pure):
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Jona ad Arosio (ora a Novedrate),
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Anna Coiter a Mariano (riposizionamento di veterana del diurno),
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Eva Parruccona a Novedrate (c'è ancora?

),
- il vice-ammiraglio
Maria Bionda, il mozzo
Antonia,
Andreea Abc a Cermenate,
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Anissina Celadoro a Vertemate,
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Anna Airbags a Lomazzo,
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Silvanona ad Appiano
Quello che balza all'occhio è che ci siano solo due giovincelle (la Abc e la Celadoro), il che indica che si sono del tutto inceppati i meccanismi di scouting nei Paesi di origine. Ciò è probabilmente un bene in senso generale (catene di fornitura che sono state spezzate da indagini e arresti, ragazze che hanno migliori opportunità di lavoro "normale" nei loro Paesi o come intrattenitrici erotiche in ambienti tipo FKK, laufhaus e postriboli ...), ma di fatto ci lascia senza novità.
Guarda caso, le due nazionalità più rappresentate sulle nostre strade sono anche quelle più numerose in Italia al 2019 (dubito che vedremo mai molte marocchine oltre alla finta nipote di Mubarak, le cinesi sono nei centri massaggi e qualche Natashona la si trova qua e là

):
1. Romania: 1.206.938 23,0%
2. Albania: 441.027 8,4%
3. Marocco: 422.980 8,1%
4. Cina: 299.823 5,7%
5. Ucraina 239.424 4,6%
L'ingresso della Romania nell'UE nei secondi anni 2000 è stato qualcosa di probabilmente irripetibile, perchè era l'unico Paese latino ad essere stato ammesso e noi eravamo i "cugini" piu vicini, tanto quasi la metà di chi è espatriato/a dalla Dacia è venuto da noi ("al 1º gennaio 2016 risiedevano in Italia quasi 1,2 milioni di cittadini rumeni ...; ciò fa sì che
in Italia risieda quasi il 45% dei circa 2,5 milioni di cittadini della Romania espatriati, residenti nell'Unione europea.")
Forse solo l'ingresso nell'UE dell'
Ucraina potrebbe ricreare una situazione simile a quella della Romania nei secondi anni 2000, creando potenzialmente le condizioni per un'afflusso massiccio di lavoranti di fascia medio/bassa, in aggiunta all'elite di strafighe che già ora vengono reclutate dalle agenzie di loftaggio (spacciandole per russe, prima della guerra).
Rispetto alla Romania, manca l'affinità storica e linguistica, ma l'Ucraina è un Paese molto più popoloso (quindi non tutti/e emigreranno verso la più ricca Europa centrale), è altrettanto se non più povero (o addirittura devastato) e ha già la 5a comunità di immigrati e dunque saldi legami con l'Italia.
Il problema è che, per allora, molti di noi gireranno già col bastone, la dentiera, l'apparecchio acustico e la scatoletta di Viagra nel portaoggetti
