Pattaya

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24 Aprile 2008
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Località
uno spazietto tra il 1° ed il 47°
Il giorno dopo il WE è come il 20 aprile ;-)
E lunedì e vado in WS, che è inavvicinabile nel fine settimana. Forse è ancora un po' prestino o forse è solo... lunedì, infatti qualche gogo è chiuso (ad esempio Sapphire). ElectricBlu e BabyDolls si sono fusi in un unico complex che fa capo alla medesima proprietà ed è diventato tutto WindMill. Quello che un tempo pareva il più scrauso, probabilmente aveva invece azzeccato il modello di business. Comunque mentre Fareneith e Baccarà sono ancora alla lucidatura dei pavimenti tutto il complex WindMill è già imballato di farang e ragazze. Qualcosa vorrà dire.

Esco e prolungo il giretto fino ad un posto che non vedevo da millenni e credevo, sbagliando ancora una volta, che fosse caduto in disgrazia: il Tahitian queen, un gogo sul lungomare un po’ fuori da WS. Il locale è piccolo, il classico rettangolo col palco in mezzo, il banco del bar lungo un lato e le gradinate con sgabelli dall’altro. 5 ladies sul palchetto ed una decina in giro. Dati gli spazi c’è una certa continuitò tra ladies e customers :ok:
Cosa miracolosa, vengo fatto appollaiare e per un po’ non si presenta nessuna richiesta di beveraggi. Alcune ladies sono bikinate, altre al 50%, altre completamente nude. Il parco è meglio di quel che ricordavo, del resto va sempre così: la dinamica, le fortune, lo stato di salute dei locali varia freneticamente in modo inafferrabile. Si propone la giovane Nun, una ragazza che non ha nulla d speciale, niente tatuaggi o spilloni, giusto un apparecchietto ai denti ed un bikini fosforescente. Molto chiacchierina ed espansiva, al primo lady drink mi mette immediatamente le tette in mano, poi ci si baciozza. Mi metta addosso le gambine e scosta il costumino verde Visitor, le infilo una banconota arrotolata nel reggiseno e lei mi prende la mano chiedendo di verificare bene che non sia un ladyboy ;-)
Ci sono farang stagionati e ladies interessanti, inoltre mi piace la musica di questo posto. Del classico rock d’annata (che naturalmente le ladies odino ma sopportano) ed è forse il motivo per cui resisto più di un’ora che in genere per me 30 minuti in un gogo sono già troppi. Si avvicina anche una amica, con un sacco di accessori: tette pompate, capelli violetti, tatuaggi a più non posso, catenelli ed un mucchio di roba che al momento non riesco neppure ad enumerare ma tutto l'insieme me la fa assomigliare ad un bazar ambulante. Praticamente mi si tuffa in area topica, infila una manina e mi dice che... ha sete :-o
Vabè altro ladydrink e mi ritrovo con queste due ai lati che hanno infilato le manine dentro i miei pantaloni e ravananao come minatrici. Ci si scambia i contatti Line, si chiacchiera sulle modalità operative (1 beveraggio per me e due per le ladies 500, BF 1k, ST2k, stanze qui fuori, possibilità di outcall via Line in mattinata senza BF).
Come in altri di questi posti mi ritrovo vicino a degli orientali, credo giapponesi o coreani, che giudico giovani, direi sui 30, piuttosto pingui, occhialuti, molto cerimoniosi e sorridenti ma anche poco espansivi, generosissimamente blanditi dalle ladies ma quasi sempre chini sui loro rincoglionofini intenti a digitare furiosamente. Che cosa digitino resta un mistero :-/

Un po' carico dalle tante attenzioni delle tahitiane vado a cercare un po' di conforto in area Bongkoch. Entro al Secret, aperto da poco dallo stesso proprietario del Malibu. Il locale è scuro, con sviluppo longitudinale, assomiglia all’Excite, con salottini che si possono chiudere con la tenda. Un inutile TV gigante trasmette immagini di Phuket come fossimo in un’agenzia viaggi :-/
Assisto ad un curioso flusso di bisonti western di pelle scura, paiono marines USA, entrano da un lato, guardicchiano, dicono qualcosa di veloce e incomprensibile, le ladies gli si rivolgono con la consueta gentilezza ma loro paiono neppure vederle ed escono dall’altra parte. Boh!
Io adocchio e catturo Jom, donnina molto rudimentale, minuta, zero inglese, poche tette ma moooolto cordiale. Mi bacia con gran energia e mi infila le mani dappertutto. Sarei tentato di partire per i piani ma mi pare prestino, comunque acquisisco contatto ed informazioni. I prezzi sono i solito del bel tempo che fu: 200 due beveraggi, 300 room, 500 pomp, 1k tromb. so che tornerò.

Guidato dalla curiosità, esco da Secret ed entro (poco elegantemente) nel clubbino a fianco: il Tiger, anche questo di recente apertura. Come al Secret ci sono due ingressi, uno sulla Bongkoch ed un altro sulla via parallela. Questo locale è una specie di cella frigorifera, un cubo molto ampio, completamente verniciato di nero, con banco del bar, tavolo da biliardo, divanetti negli angoli e sgabelli a cazzo. Le ladies non pressano o non cagano, a seconda della sensibilità. Ce ne sono un po' sul tavolino all'esterno impegnate a mangiare (a qualsiasi ora...). L’unica che mi colpisce è Wawa, un po’ avanti con gli anni, dallo sguardo intenso, capelli castani come le sopracciglia, bellissime tette di terza che sembrano vere e che generosamente mette a disposizione. Si dichiara freelance, dunque non lavora sempre qui però basta chiamarla e viene a casa in un momento qualsiasi. Ho chiesto di poter dare un’occhiata alle stanze ai piani che ho trovato molto belle (per lo standard locale), Wawa mi si è buttata addosso ed è stata molto espansiva, con baciozzi e smanazzi tuttavia mi pareva avesse bevuto un po’ troppo e, dopo un piccolo giro di sbevazzamento, ho soprassieduto. Appena uscito mi manda un po' di foto, due delle quali appiccico qui sotto giusto per aggiungere un po' di colore.

Dato che sono in area vado a vedere se le cose sono migliorate all'Amsterdam: ci sono due tizi che parlano in fiammingostrogoto. Due sole tipe all’esterno. Acchiappo la più carina, molto minuta (38kg) e ci si appollaia all'interno, nei salottini rossi circondati dal bambù. Tipina non è proprio espansiva, pare non volersi neppure avvicinare, la tocco e rabbrividisce platealmente... che cazz! 120 ladydrink, 80 pineapple juice. 0 tip, ovvio.

Già che ho deciso di sostenere l'economia locale mi affaccio allo 007: triste, ci sono solo tre sconosciute malmesse, saluto ed esco senza neppure un beverino. So che non va bene ma... anche voi catzen!

Cerco miglior fortuna al Badabing, che sarebbe il clubbino a fianco. Ormai le questioni di etichetta sono svaporate... Ci si disseta, si chiacchiera, si smanazza e limonazza con Jame Mee, la solita isaniana, scura, capelli neri, tettine piccole, minuta un po’ culotta, inglese scarso. Comunque simpatica. SangSom + PineappleJuice 210 + 200 tip.

Sono arrivato all'ultima spiaggia, l'ultimo clubbino di tutta la fila, il caro covo dei Pirati: mi colpisce Juremat, interessante ragazza, con naso dritto, del Buriram, di modi eleganti, parla un buon inglese, non si sottrae allo smanazzo ma è come passivrassegnata.
Mi dice: "dimenticami, fai come se non ci fossi". Invece mi intigno, mi convinco che questa ragazza ha desiderio di dire qualcosa :-/
Effettivamente, con opportuna lubrificazione, si chiacchiera anche bene, si bevicchia, le infilo un paio di banconote nel reggiseno, si smanazzicchia e ci si rilassa. Quando sto per andare, Juremat mi arpiona, mi pianta gli occhi addosso e mi chiede se voglio il suo contatto Line per i prossimi giorni. Un’equazione impossibile da risolvere che ho scritto tante volte: donna+thai=incomprenibile ;-)
Comunque sia sono sicuro che con Juremat si dovrà approfondire.

Arrivato ad un estremo della fila di baretti un po' stordito, senza sapere se voglio andare a dormire o mangiare un cioccolatino Ferrero, scrivo una riga di Line a Lemon. L'avevo intravista qualche giorno fa al Carre Blanc, che sarebbe il clubbino all'estremo opposto. Lemon mi risponde al volo, mi aspetta e, come nel Monopoli, parto dalla fine e raggiungo nuovamente l'inizio...
Lemon è una simpaticona, un po’ robusta e con l’apparecchietto per i denti. La frangetta e la risata mi colpiscono al cuore, forse anche perchè appena seduto mi ha appaltato le tette con gran generosità. Ci sarebbero anche i divanetti con le tende che sono gratis ma, dopo che Lemon ha dissertato chiaramente sulla sua personale teoria in materia di suzione e cesello linguale, siamo partiti per le stanze ai piani. 300 room, 500 lady, 200 tip, 200 beveraggi.
Dopo le 23 abbiamo chiuso il locale e siamo andati da me. S’è dormito meravigliosamente col fresco del temporale. Un paio di millini in mattinata, colazione e riaccompagno a casa sua che è... a due passi dalla mia. Scoperto ciò mi dice che dunque ci incroceremo spesso e che... dovrò stare attento quando sfreccio in moto con qualche lady che non è lei ;-)

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