C'è stata qualche richiesta esplicita e così ho un po' aggiornato i capitoli della GGP che riguardano l'offerta gastronomica di Pattaya.
Li riporto di seguito, diluiti nei prossimi giorni.
Pumpui!
Òmini de panza
Tra le cose che mi piacciono di Pat, ci sono le mille possibilità di mangiare bene a costi ragionevoli. L'offerta mangereccia è così sterminata e diffusa che un anziano anglofono diceva: sei a Pattaya e non sai dove andare a colazione/pranzo/cena? fai così: esci dalla tua strada, gira a destra o sinistra ed entra nel primo posto che non hai ancora visitato ;-)
In materia gastronomica a Bangkok trovi l'eccellenza ma anche a Pattaya (e dintorni) non mancherà di sicuro la possibilità di scegliere. Su circa un migliaio abbondante di ristoranti (comprendendo la sola downtown e l'area periurbana) stimerei che quelli italici e francofoni siano un 20% del totale. Nelle mie cronachette
I_did, ho spesso riportato esperienze mangerecce specifiche, dal tavolinetto in mezzo ad un marciapiede al ristorantone di pesce con violini da mafiosi russi ;-)
La cucina thai è ovviamente diffusa ma, data la forte presenza di farang, l’offerta s’è adeguata e troveremo dunque millemila posti che offrono uova fritte e pancetta per colazione e bistecconi o panini con polpetta assieme a patate fritte per tutto il resto.
Dato il clima, in genere non mangio tanto e spesso mi arrangicchio con poche cose recuperate in uno dei tanti centri commerciali, specialmente per la colazione; però l’offerta è così ampia ed allettante che quasi ogni sera mi piace andarmene a cenare con un po’ di calma (e raramente accompagnato) in un posto diverso.
I
generi alimentari di importazione che si trovano nei centri commerciali [
BigC, Tops (questo uno dei miei preferiti: Chill Tops Market in una parte della DarkSide invero piuttosto luminosa 12.92268,100.91132
), CentralFestival, Foodland, Tesco, Terminal21, Makro,
Pantry, ecc.] sono parecchio costosi, comunque più ci si allontana dalla zona turistica e più si riducono i costi.
Spesso, come da Foodland o Tops, c’è anche un’isoletta dove si preparano cibi cotti (sia thai che western) o è anche possibile comporre piatti freddi, take-away o eat-here, con verdure e frutta (lavate, tagliate, cotte e crude), riso e legumi.
Prima di dire che non siamo attratti dallo street-food locale, diamo un’occhiata qui:
;-)
Comunque escludendo lo street/finger-food, ovvero i carrettini e i minuscoli tavolacci luridi arrampicati sui marciapiedi sconnessi di qualche puzzolente angoletto incrostato di morchia con un foglio di giornale come tovaglia (es.
Google Maps ,
Tourist VR ) direi che il minimo costo per un pasto appena decente, seduti ad un tavolo, potrebbe essere sui 200-300THB
L’unica eccezione la faccio per i carrettini dei fruttaroli, in particolare per il gustosissimo milk-shake di mango.
Ci sono comunque tantissime
pizzerie che sanno anche fare il proprio mestiere (almeno 300 THB), moltissimi
ristoranti di cibo sia western che eastern (primo, secondo e bevande almeno 500THB). In particolare cucina europea, USA, italiana, francese, belga, giapponese, indiana, greca, thai, internazionale. Le possibilità sono letteralmente centinaia:
http://gnoccatravels.com/discussion/5610/mangiare-a-Pat-70-ristoranti-italiani-viaggio-della-gnocca-a-pancia-piena
http://pattayaone.net/pattaya-restaurants/
http://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-Pat_Chonburi_Province.html
Pattaya City Expats Club - Home
eatigo: Asia's No.1 restaurant reservation platform
http://pattayaismagic.blogspot.com/2012/07/mangiare-links-utili.html
Pattaya
https://www.mikebaird-amusingthaicartoons.com/pattaya-maps-2022
Una efficace sintesi di
Cryo30, sulla formidabile offerta mangereccia della città: “si può mangiare dappertutto e a qualsiasi ora, ma alla fine avrete sempre i soliti dubbi: "dove si mangia stasera"? Uno di più grandi problemi esistenziali assieme a "chi mi trombo stanotte"?”
Il
Food Park al piano seminterrato del Central Festival Shopping Mall sulla 2nd Rd, è una soluzione economica, anche se non mi piacciono il salone affollato e rumoroso, senza finestre e dunque con la luce artificiale anche di giorno.
Si può fare una tessera a scalare e servirsi spizzicando dai tremila chioschetti (cucina da ogni parte del mondo) e ci si sfama con 2-400 THB. Ogni tanto si può ricaricare la tessera e se alla fine c’è un residuo, può essere convertito in THB.
In questa amplissima jungla amazzonica di aromi c’è di tutto, cucina asiatica e occidentale, piatti pronti o approntati velocemente. A me piace la combinazione mango salad + granchi + riso + verdure padellate e gelato.
Il panorama è comunque dinamico, spesso cambiano le gestioni e l’avvicendamento dei locali è all’ordine del giorno (
Pattaya News Flash - Redirect to actual Page).
Ad esempio io in passato mi ero trovato benone da
Pizzabig a Naklua, poi ci sono tornato e mi sono trovato appollaiato in un bucherello infame, dove l’unico motivo di interesse era dato dalla coppia pizzaiolo obeso & cameriere anoressico, ma entrambi con le tette... pizza ordinaria e atmosfera tetra.
Tra gli
italiani miei preferiti (insomma quelli veri, gestiti da espatriati di ogni regione) ci sono:
-
i Monelli del formidabile Mario Germano!
index Heiße Nachrichten
Il papà dei Monelli è una gran persona, abbastanza atipico se comparato con i tanti espatriati italici: assai acuto, di carattere montanaro ma capace di un umorismo che è puro ossigeno per lo spirito.
Inoltre, a differenza di me, è un vero stanziale. Animato da una gran curiosità, ama questa città e ne accoglie le tante sollecitazioni sembrando non esserne mai sazio.
Chi abbia la fortuna di incontrarlo dovrebbe acchiappare ogni atomo delle esperienze che verranno suggerirte: è il distillato di una conoscenza non comune. Anche le avventure, grandi o piccole, che proporrà e che sembreranno un po' da pazzi, si stamperanno come pietre miliari nel proprio cursus honorum pattayano ;-) [Nota 2023: purtroppo i Monelli non ci sono più L]
- il
Passatore La Taverna del Passatore | Pattaya o insomma la taverna del passatore è in una traversina difficile da individuare ma tranquilla della Soi Buakhao, circa davanti al nuovo Pattaya City Hospital. Fa naturalmente cucina italiana, quindi pasta ma anche verdure e pesci ma non pizza. Il menù non è amplissimo ma interessante con pasta ed una particolare attenzione alla carne. Di norma c’è inoltre un piatto del giorno. Si tratta di uno di quei posti dove vado quando ho voglia di un po’ di cucina italica: mai una delusione.
Il proprietario e gestore si è anche applicato, credo con genuina sincerità, alla scrittura di un paio di volumetti che raccontano storie, in parte autobiografiche, ambientate nel teatro pattayano. Proprio per ciò potrebbero intitolarsi ‘ho visto cose che voi umani...’, insomma è difficile iniettare della fantasia in ciò che già avviene all’ordine del minuto in questa bolgia, però direi che l’operazione è comunque parecchio riuscita. Si capisce che Autore s’è peritato apprezzabilmente di spezzare la linearità della narrazione, ricorrendo ad alcuni espedienti standard della cassetta degli attrezzi del bravo raccontatore, come i salti avanti e indietro nel tempo o le convergenze parallele tra diversi personaggi ma, ad un certo punto, la scrittura impazzisce e, come il mostro che divora il suo creatore, acquista vita propria e perde ogni strutturazione, rappresentando al meglio il fantastico frullato di umanità pattayano
La qualità del linguaggio non è all’altezza della narrativa professionale ma la scrittura, molto vicina ad un discorso diretto, è molto viva e sono sicuro che sia capace di trasmettere qualcosa di utile a tutti i pattayofili. In particolare, nel mare di chiacchierame quotidiano nel quale capita di diguazzare inciampando in tanti visitatori peninsulari più o meno contingenti, direi che la solidità dell’esperienza dell’autore è sicuramente in grado di aggiungere un po’ di concreto realismo all’ottica di tutti noi frequentatori paraoccasionali della città. Insomma entrambi i libretti sono godibilissimi ed utili e li si può comperare direttamente nel locale o via web
Sendi Grilli: Libri dell'autore in vendita online
Secondo tempi tutti pattayani, sarà disponibile anche la versione elettronica.
[Nota2024: oggi non c’è più ma lo stesso proprietario ha aperto
l’Osteria Sendi]
- La Merenda, a Jomtien, chiude alle 22 e la cucina alle 21. Vi si trovano tre generazioni a partire dal fondatore, appassionato di Rock anni’70, ai nipoti, compresa la figlia che è una luminosa signora thai, dall’italiano impeccabile;
- Trattoria Italiana sulla Thappraya Road. Il sig.Giorgio, di origine toscana ha costruito un bel localetto, molto arioso, che assomiglia ad un portico. Si fa cucina italiana e pizza. E’ un po’ rintanato nel parcheggio di un mini distretto commerciale + stazione autobus;
-
Valentino (vicino al Foodland).
Finché erano aperti andavo anche volentieri da Volterra e da
Tiziano. Citerei anche la pizzeria
Bella Italia (sulla second proprio davanti alla Soi 6, con forno a legna e compitissimi camerieri LB), dove opera personale locale (con CEO italico) ma hanno tutti imparato a lavorare bene in quanto a cucina italica:
https://www.tripadvisor.it/Restaura...s-Bella_Italia-Pattaya_Chonburi_Province.html
Tra gli altri nei quali mi sono trovato bene riporterei anche (in ordine casuale):
- swiss house
Log in to Facebook cucina thai, europea e pure ita (a vé vé). Verandina, buon servizio, buffettino con zuppa del giorno, prezzi onestissimi;
- Giulio&Nan sulla SecondRoad davanti a BoyzTown;
- Cabbage&Condoms, a Jomtien, non lontano dal Kinnaree, con costruzioni in legno in stile thai ed un bel giardino tropicale;
-
Casa Fellini in soi 13/3 (mi sono trovato bene fino ad un certo punto, poi è peggiorato da quando il vecchio cuoco padovano se n’è andato: prezzi altini, pasta troppo cotta, pizza che sembra un cracker);
-
F and B in 2nd Rd (cucina thai, ita e fr). Devo dire che la comunità francese a Pattaya (per quanto antipatica...) è robusta e ben radicata ed in genere ha saputo fare cose buone nel settore della ristorazione;
-
Fire and Stone fireandstonepizzeria.com. Sulla central, verso la BR. Oltre a mangiare bene (insalate, pasta, pizza) il posto è curioso, dato che oltre al ristorante/bar c'è anche il laboratorietto di tatuaggi ed hanno una ricca cantina di vini :-o
Il menù è internazionale con una specializzazione sulla cucina italiana. In particolare non sono mai stato deluso dalla loro pizza.
Come altri ristoranti, anche F&S è disponibile al delivery.
-
Greggs Kitchen a NaKluea;
-
Hooters (tra la 13 e la 13/1 sulla BR);
-
Hopf (angolo tra BR e Soi 13/1);
-
Hyppopotamus, all’ultimo piano del Central Festival;
- i 3
Panpan (ho provato però solo quello grande sulla Thappraya e quello più piccolo al Central Festival);
- il vegetariano
Govinda’s;
-
Kiss food and drink, sulla 2nd, all’inizio della galleria che porta alla Buakhao. Spartano, economico, molto popolare, cucina thai. Ci si trovano frequentemente famiglie miste di espatriati e le pesciprendole che lavorano in area LK Metro. Ce ne sono altri due, uno nell’interno ed uno aJomtien. Una volta erano aperti h24, ora fanno orari estesi 08-24;
-
Kitchen, sulla second vicino all’incrocio con la 10 (cucina di ogni continente);
-
l’auberge de pierre (ex strogonoff), area jomtien-pratumnak, vicino al Kinnaree, ottimo e frequentato da francofoni;
-
Mum Aroi in Naklua;
- ottimo ristorantino arabo/thai/indiano al food park: shawarma, hummus, falafel, kebak, tabouli e frullato di mango!
-
Patric belgian rest (ok, si mangia bene eu+thai ma un po’ tristanzuolo);
-
Pattayanis Greek Tavern, a vederla sembra un buco infame (il retro è pure peggio) ed invece si mangiano cose buone e adatte al clima;
-
Queen Vic in Soi6 dove si può mangiare fish&chips immaginando di trovarsi a Soho, traguardando dalle finestrine la vita che impazza nel minimondo di Soi 6;
- ristorante glamour-self all’ultimo piano del Royal Garden Plaza (per intenderci, dove c’è il biplano rosso);
- Shabushi Buffet con cucina giapponese al Central Festival (formula all you can eat in 75 minuti!), mi è sembrato tanto apprezzato anche dalle nostre tritacetrioli mandorlate;
- El greco, cucina greca, menù vegetariano, porzioni enormi. Naturalmente ottima moussakà, insalata greca, tzatziki, gyros e souvlaky ma anche falafel e zuppa di lenticchie. C’è anche il menù thai. Proprietario, moglie in cucina e cameriera thai tutti molto simpatici.
-
Sizzler, cucina anglosassone (tanta carne), ottimi succhi di frutta e ricco buffet frutta/verdure;
-
Toscana, sulla BR;
- veggie indiano, all’interno del condominione View Talay6 sulla second, vicino al Central Festival: è gestito da una famiglia indiana, prezzi onestissimi, menù vegetariano. A parte qualche indianetto disperso è sempre vuoto;
- paninaro SUBWAY aperto 24/24. Pane spesso fresco, imbottito su richiesta ed eventualmente riscaldato, eat here o take away. Formato simile alla nostra frusta o insomma alla baguette francese, grande o piccolo, con semini di sesamo, con formaggio nell’impasto (che mi pare venga denominato all’italiana...) poi può essere imbottito con salamaglie, carni varie, sole verdure, salse, formaggi.
Ho provato sia quello sulla BR che in soi Diana trovandomi sempre bene, ottimo per una cosa al volo a qualsiasi ora;
-
Black Canyon, cucina internazionale al Central Festival;
- MK (nei mall commerciali) che è una zuppoteca china oriented. Su ogni tavolo c’è una zuppiera in ebollizione che ciascuno riempie con quel che prefrisce (carni, verdure, pesci, funghi, noodles, crostacei e l’immancabile condimento piccante) e poi si draga a cucchiaiate.
- simile ma Jap è AKA. Anche questo tanto frequentato anche da thai. Qui al posto della zuppiera c’è la griglia. Ogni tavolo ha una specie di griglia (con tanto di carbonella e cappa aspirante) sulla quale ci si schiaffa il solito pazzesco mix di roba come sopra. C’è anche il sushi, sempre più diffuso, che ormai si trova anche nei mercatini all’aperto come il Jomtien Night o Rompho Market.
- mumaroy seafood, è una specie di enorme capannone con vista sulla baia a Naklua. Non c’è neppure un parapetto e, se una volta seduti a tavola non si fa attenzione, si rischia di caracollare direttamente in acqua. La cucina è la solita roba thai: pesci e crostacei poco cotti, pieni di spezie e serviti in piatti di plastica. Prezzi medi, ambiente curioso, compresa l’orchestrina ed il tipo di avventori, molti turisti e molti locali. Il fine settimana si riempie mentre a metà settimana mi sono trovato ad avere 4 camerieri tutti per me, due seduti letteralmente a fianco che non appena facevo un cenno (uno sbadiglio, una stiracchiata, un borbottio) scattavano a raccogliere il verbo. Date le tecniche di lavaggio delle stoviglie, spesso lontane dagli standard occidentali, bevo più volentieri dalla bottiglia però qui, non appena il livello di birra o acqua nel bicchiere scendeva un po’, ecco che compariva dal nulla una specie di replicante a sistemare la cosa.
- Il Wombat and Kiwi bar a Jomtien: cucina anglosassone e thai
Best Bar & Grill in Pattaya Jomtien Beach - WOMBAT & KIWI BAR
- gamberi, gamberoni (tiger prawn) e gamberetti (shrimps/khun). Questi sono ovunque, a volte penso che possano farmi ciaociao dal balcone. In strada, nei mercatini (come i citati JNM e RM) ed in tantissime tipologie di locali, a partire da quelli, ad esempio, in 2nd o Beach Rd. Si seleziona il pescetto tra quelli esposti (appoggiato sul ghiaccio o ancora vivo in una vasca) e ci viene restituito pochi minuti dopo cotto alla brace, accompagnato da riso fritto e salsa piccante. Indicativamente un abbondante piatto di ottimi gamberoni quota 2-300THB.
- vorrei dedicare qualche riga alla frutta tropicale. Se assalito da particolare pigrizia io posso passare giorni mangiando solo frutta. La varietà è amplissima, è disponibile senza stagionalità, costa un’inezia, è ovunque (dal reparto frigorifero dei megasupermercati, al mercato all’aperto alla bancarella di strada, dove io vado quasi sempre). Spendendo un po’ di più (ecco la pigrizia) possiamo acquistare la frutta già lavorata pronta da mangiare. Letteralmente: in una bella confezioncina di plastica, completa di forchettina, immancabile salsa e tovaglioli di carta, frutta sbucciata e sostanzialmente pezzata, quella che in UE si chiama frutta di IV gamma. Il mango è il re ma anche mangosteen, rambutan, watermelon, apple, melon, pineapple, banana, papaya, coconut, dragon&passion fruit, avocado, lime, pomelo, tutto tranne il durian :-/
Il massimo della pigrizia è lo smoothie: un po’ di frutta a scelta frullata assieme a latte, un po’ di sciroppo di zucchero e ghiaccio
http://www.pattayabarguide.com/restaurant-map.htm
Dato un certo budget (in THB), questo è quello che mediamente si può avere:
100 -> carrettino stradale;
200 -> fast food;
300 -> pizza;
400 -> ristorante (thai o europeo, comunque a gestione faranga) modesto ma pulito;
600 -> ristorante internazionale con qualche pretesa;
800 -> ristorante italiano con musichetta, tovaglie, tovaglioli in stoffa e bicchieri a calice.
Vino e birra hanno costi europei.
Oltre a magiare si beve, e parecchio. In ogni posto di valenza trombereccia, mangereccia o comunque divagatoria, vi verrà chiesto cosa volete bere.
Insomma non si può bere Leo, Singha o Chang di continuo, per cui ogni tanto alterno con: pineapple juice, orange juice, mango juice, ice tea, tè verde freddo (come OISHI Green Tea), succhi ACE o acqua gassata (soda water). Pur prescindendo dal fatto che spesso (soprattutto in bar, gogo e gent.club) si tratta di roba annacquata, il locale è ben contento di fornire soft-drinks poiché ci guadagna di più rispetto agli alcolici.
In questo panorama paradisiaco avrei solo un appunto da riportare: gli orari di chiusura, dopo le 23 infatti l’offerta si riduce drasticamente. Molti buffet, ristoranti e praticamente tutte le strutture che afferiscono ad un centro commerciale... chiudono inesorabilmente.