Dialietto dall'amata baia - la figlia di Dart Vader
Mi affaccio al
Kinnaree alle 15. Nella confusione del momento pensavo aprisse alle 14, credevo dunque di trovarlo semivuoto. Invece... apre alle 12 ed era già imballato di farang. Nella semioscurità della stanza principale vedo quell'angelo di
Annie che limona pesissima tra i tentacoli di un asiatico, la poverina ha giusto mezzo grado di libertà per farmi una mossetta con gli occhi e ciaociao con la manina.
Una serie di robustone attempate ammicca ma non mi attira. Una biondastra robusta e supertatuata occhieggia (tale Cat) ma chiede subito troppo e non depone bene. Dunque decido che non è giornata ed esco, tuttavia proprio all'ingresso vedo arrivare trafelata una scricciola che mi ispira. La inseguo ed acchiappo al volo, ancora prima del trucco&parrucco. Tale Nam, con apparecchio ai denti, dice di essere qui da due mesi, ed effettivamente pare ancora abbastanza poco inserita: vestitini modesti, inglese scarsissimo, idee approssimative sul funzionamento della baracca. Mi dice 1500, rilancio 1000 e pare felice! Tutto OK? Naturalmente no: mamasan ci informa del fatto che al momento non ci sono stanze libere :-( Dunque si bevicchia, smanazza e limonicchia. Ecco in questo Nam non mi pare il massimo, sicchè visto che stanze non si liberano (con l’attrezzatura ormai in fiamme) saluto e rimando a primaopoi.
Per tutto il giorno ed un po' di quelli seguenti Cat ha continuato a spedirmi sue foto con sempre meno vestiti :-/
Chiamo
Orawan, la rimpatica signorotta del Malibu sempre capace di farmi ridere con le sue commedie e la sua collezione di faccette, ma è in day-off :-( Chiamo
Pia di Excite ma è busy per tutto il giorno :-((
Passo davanti a Nui Bookstop e la vedo: i suoi occhi diventano quelli dei pistoleri di Sergio Leone. La moto si ferma da sola, il casco si slaccia e va a depositarsi, assieme agli occhiali ben piegati, con un volo leggiadro sotto alla sella (che naturalmente poi si chiude da sola). Io mi ritrovo già scalzo, con attrezzatura in tiro, sulle scalette che portano ai piani superiori, mentre sua maestà mi precede reggendo mollemente la mia manona. Non facciamo i gradini, semplicemente fluttuiamo ascendendo o, insomma, ascendiamo fluttuando
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Soi6 è impressionante per la densità, cioè le ragazze sono tantissime in uno spazio piccolo. In ogni caso, sempre meno che in una nostra grande città europea o una qualsiasi delle nostre province, per cui il problema sarebbe identico per la maggior parte dei punter europei. Credo comunque che...
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Luk è guarita...gioisci!
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Soi6 è impressionante per la densità, cioè le ragazze sono tantissime in uno spazio piccolo. In ogni caso, sempre meno che in una nostra grande città europea o una qualsiasi delle nostre province, per cui il problema sarebbe identico per la maggior parte dei punter europei. Credo comunque che...
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Io sto pianificando una vacanza di 4 settimane a livello cosmico è un'attività piuttosto diffusa in vista delle vacanze nataline ma... non ci vuoi dire nulla di meno ermetico?
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Non si parla di soldi, Nui mi sussurra qualche bella porcherietta mentre mi sveste (la sua pussy è tanto che mi aspetta ed altre cose così…), piega tutti i nostri quattro vestiti in un bel pacchettino e ci si lava. Mentre siamo impegnati nelle manovre di doccia si staccano i cardini della porta dalla parete, rischio la decapitazione di entrambe le teste ma a me pare di essere all’Hilton
Nui inizia ad essere anzianotta, la sua pelle non è più quella di una ragazza, i segni di sofferenza da gravidanza sul ventre si sono accentuati (anche se in giro c’è di molto peggio) e il posto è piuttosto scrauso. Tuttavia qui si trova il caro vecchio amato TakeCare del tempo che fu. Nel Nui Bookstop non ci s’è accorti della gogoificazione dei baretti, della trasformazione dei clienti da cultori delle grazie e della pazienza di queste donne a dei lagomorfi compulsivi, incattiviti dalle proprie frustrazioni ed avvelenati dall’estetica seriale proposta dall’industria del porno.
Ora pare andare così: da una parte questi soggetti sono contenti così, sfogando in quella mezz’ora, violenza e pulsione sessuale; le mendorlette pure, dato che non devono imparare l’inglese e si fan dare una furiosa sbatacchiata guadagnando in mezz’ora quanto le loro colleghe più anziane in una giornata.
Insomma Nui, come al solito, sa leggere i miei pensieri. Dunque mette il fast-forward nella fase di massaggio, poi in un attimo rimane nuda e, con studiata arte, attacca il più sublime dei lavoretti di suzione. Un lavoro condotto con cura e lentezza inimmaginabile continuamente sul crinale dello spruzzo.
Nel giro di appena 20 minuti, col cuore a mille, in mezzo a questo lago di essudati biologici compare anche la tradizionale fontanella imbrattatutto. Nui riceve questa roba come fosse il più sacro elisir. Io stramazzo respirando come un cinghiale mentre la sacerdotessa, con l’espressione di chi sta già pensando tre mosse avanti, bonifica tutto, lava, rigenera.
Appena mi riprendo mi lascio scortare in doccia. Rilavaggio&asciugatura. Penso che sia tutto finito e mi preparo mentalmente il discorsetto di encomio.
Nui invece mi zittisce (la capisco), mi risistema sul materasso, chiude le tende, si mette in mutandine e toppino, e mi si accuccia sopra. Si strofina su di me, sa che il contatto delle sue gambe è per me paradisaco. Senza neppure accorgermene ci s’è addormentati. Dopo circa un’ora mi sveglio e la accarezzo, le sistemo i capelli, percorro con le mani il profilo del suo nasino e della bocca. Senza aprire gli occhi, Nui mi prende una mano e se la piazza sul toppino. Questo mio sgraziato massaggino si fa vieppiù intenso. Nui si scopre e riappaiono i bei capezzoloni scuri dalle areole grandi: basta un tocco da quelle parti e sono pronti come soldatini. Nui si toglie le mutandine e riprende, pian piano, a smanettarmi. La assicuro del fatto che non riuscirò a combinare assolutamente null.... ‘azz, l’attrezzatura è riarmata alla perfezione

Non saprei dire come ciò sia possibile ma non eccepisco. Nui stringe forte e procede con una sega lentissima. Alla prima gocciolina che compare, Nui si ferma, fa la faccia di mamma gatta davanti al cucciolo e la guarda, la contempla come se si fosse affacciato il Bosone di Higgs. Prende questa insulsa goccina di roba scivolosa con l’indice e la spalma attorno con gran lentezza.
Si riprende dunque, con gradualità ed intensità crescente, con tutto il repertorio di strofinamenti, succhiamenti, smanazzamenti. Nui pretende che io la prepari per benino poichè ‘Hey mister, I WANT you inside me. I want you make me cum. OK?!’.
E’ una cosa che generalmente non cerco per nulla. Con queste donne siamo attori in scena e ritengo che sia salutarissimo averlo sempre ben presente. Purtroppo, come accennato sopra, pare ci sia una enorme quantità di storditi che senza un dito in culo, senza strangolare la ragazza col cazzo e senza vederla strabuzzare gli occhi e spruzzare liquami a fontana come effetto dell’irresistibile fascino del rompicoglioni di turno, non siano in grado di ritenersi soddisfatti.
Io non voglio affatto che Nui si rifaccia questo tipo di andazzo tuttavia effettivamente qualcosa succede perchè la sotto arriva dell’umidiccio che poi diventa un laghetto che lubrifica una valletta sempre più accessibile. Nui mi spiega millimetricamente come le piace essere toccata, mi corregge, mi mostra, mi guida. Pure obnubilato in una fitta nebbia onirotica apprendo volentieri
Dopo un po’ Nui tende a perdere l’aplomb sacrale ed inizia invece a saltare come Linda Blair. Ad un certo punto devo correre a prendere i gommini che ho in qualche tasca del punterzainetto. Nui non li tiene perchè le regole del teatro thai richiedono che caso di controlli poliziottardi non ci devono essere evidenze investigative di attività scopazzatoria.
Appena penetrata Nui, che ormai ha assai poco buddisticamente sbracato, mugola come un’invasata, ogni tanto cambia posizione a suo piacere, praticamente direi che mi utilizza come un dildone da 80kg e, quello che era un pertugio tanto carino simile ad un fiore in apertura, s’è trasformato in una fangosa spelonca terremotata.
Lei si scuote indemoniata, vuole essere abbracciata stretta, vuole essere toccata, strofinata ovunque con crescente intensità. Nui non è la classica velina-da-copertina ma io la trovo parecchio desiderabile, forse lei lo sa e forse il fatto di sentirsi così desiderata qualcosa sortisce poichè avverto, nella leggera confusione sinestetica di questo immane casino, che qualcosa è successo. Infatti ad un certo punto la stregonessa trema scuotendosi come avesse freddo e, per un paio di minuti, dovunque la si tocchi, denuncia un solletico insopportabile. Tende tutti i muscoli ancora per po' finchè... sorride. Ride: in tanti anni mai vista ridere in questo modo :-/
Ci si placa un attimo. Mi toglie il gommino, finge di contare delle cose seguendole col dito e poi mi dice le prime parole intelligibili da qui ad un’ora: 'my compliments: about one billion of babies!'
Rilavaggio&asciugatura, mi si mette con la testa sulla pancia, mollemente scopre e ricopre l’attrezzetto esangue. Si ridorme.
Quando esco è buio. Forse ci s’è trastullati per tre ore. Non mi capitava di fare un bis da parecchio. Ho messo 3k sul mobiletto, e Nui me ne voleva restituire 1000, specificando che abbiamo dormito per la maggior parte del tempo!
Mentre impiego un sacco di tempo per ripescare le chiavi della moto, indossare caso & occhiali e disimpegnarmi dal solito groviglio di parcheggio, lei rimane in assetto marziale sulla soglia della libreria. Ha rimesso il kimono rosso, s’è forse ricordata che è il mio preferito?
Conosce i suoi pollastroni: 'Do not disappear for months man. Come back again: you can try Pookie or other ladies if you want'
Sono stracotto, ma appagato di tutto, non ho neppure fame. Un’occhiata alla strada per non essere investito dal carrettino e l’ultima occhiata a sua maestà: le è tornato il consueto sguardo impermeabile, mi sembra una Monna Lisa che fa ciaociao con la manina...