SI PARLA DI NUOVO DI OTR
Spero di non fare cosa sgradita, interrompendo la pure interessante disquisizione sui finti autovelox di Lomazzo e riportando invece il discorso sulle fanciulle che vi stazionano a breve distanza
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Dopo che anche il collega
bionsen, nella sua trasferta lombarda, ha scandagliato in lungo e in largo il lungomare di Lomazzo Beach, restava da conoscere solo la 3° benzinaia del TotalErg, per considerare completato il censimento delle bellezze da "spiaggia"
Nel ritorno , accompagnandola nel suo ufficio mi ha indicato la sua collega mora anch'essa piccoletta e mi ha detto che con un sovraprezzo lo fa "scoperto" Allibito non le ho chiesto info in più....se si tratta di trombo o Bj......
Quando mi affaccio lungo il "miglio d'oro", non ho a dire il vero un obiettivo specifico, ma l'intento iniziale è solo di bighellonare un po' avanti e indietro, confidando che qualcuna delle fanciulle stuzzichi in me il desiderio di uno spuntino notturno. Vago così tra l'Eni di Lomazzo e l'ambasciata albanese di Lurago Marinone, osservando con piacere che le piazzole sono (o sembrano) quasi tutte occupate, nonostante l'ora sia già abbastanza antelucana (sono quasi le 2 di notte). L'unica zona un po' sguarnita è proprio quella della primissima rotonda, ove mi sembra di vedere solamente la finta russa
Elena in attesa all'interno della sua coupé, parcheggiata quasi allo sbocco di via Negri. All'estremo opposto, l'ambasciata albanese è invece al gran completo, ma a mio modesto parere l'unica funzionaria davvero carina è quella più alta e che staziona all'uscita che conduce al centro di Lurago Marinone (che sia la
Lola di cui ci aveva parlato fratello Willy, anche se ormai è passato più di un anno dal suo racconto?). La nottata è fresca, dopo i forti temporali del pomeriggio, e quasi tutte le ragazze indossano ancora le loro tenute primaverili, con abitino e giubbotto. Molte di loro, fatto alquanto inconsueto per i primi giorni d'estate, non sono ancora a gambe nude e calzano invece i collant che fanno invece parte della muta d'ordinanza invernale. Di certo, nessuna è in costume da bagno e pronta per scendere alla festa davanti al falò sulla spiaggia ...
Ho persino la fortuna di cogliere
Sara nel preciso istante in cui scende dalla macchina di un collega e cerca, con scarso successo, di risistemarsi lungo i fianchi un abitino che è troppo corto perché l'impresa possa riuscire. Vedo però che c'è già un altro avvoltoio parcheggiato accanto alla stazione di servizio e, pur compiendo volenterosamente un giro di boa alla successiva ambasciata bulgara, al mio ritorno l'ambita fanciulla sta già contrattando al finestrino e, mentre sto dileguandomi oltre l'orizzonte, è già ospite all'interno della vettura. A questo punto, decido di abbandonare la zona più occidentale della riviera e di concentrare le mie attenzioni sulle bellezze del lungomare di Lomazzo. I ripetuti incroci con una vetturetta dei CC, che sta evidentemente compiendo il suo giro di ronda (non saprei se specificamente in servizio anti-punter) e che alla fine istituisce un posto di blocco proprio alla prima delle rotonde gemelle, mi obbligano però alla massima cautela. Per questo, anche se so che la prima opzione è indisponibile e che la seconda mi costerebbe una fortuna, a tutte le ragazze con cui attacco bottone domando se dispongano di un loft nei paraggi e quanto invece costerebbe appartarsi in motel.
La prima delle fanciulle con cui ho la fortuna di scambiare quattro chiacchiere è l'altrettanto ambita
Cristina di via Cristallo, che qualche settimana fa mi aveva "rimbalzato", forse perché in attesa di un cliente o forse perché a fine turno. Stavolta sta ascoltando un po' di musica dagli auricolari del suo cellulare e avrebbe anche tempo per appartarsi con me, ma la sua richiesta per un po' di intimità tra le quattro mura di un albergo (100 + 45 per la camera) è più del modesto tesoretto che si cela nel mio portafoglio. Mio malgrado devo dunque salutarla (o provare a ripassare non appena i CC avranno liberato la scena lomazzese) e procedo verso il TotalErg, dove ho visto le tre benzinaie (
Jenny,
Alina che sino a qualche settimana fa passeggiava davanti al finto autovelox e la loro sconosciuta collega) più intente al chiacchiericcio e al cazzeggio su Facebook che non ad invogliare i turisti di passaggio a una breve sosta di relax. Per essere più schermato alla vista, imbocco la corsia più interna e accosto di fianco alle pompe. Dopo qualche secondo, tutte e tre le fanciulle si voltano verso di me con fare interrogativo, incerte se sia lì per loro o solo per fare benzina. Indico alla sconosciuta del terzetto di avvicinarsi, cosicché la stessa si alza in piedi e si affaccia al finestrino della mia vettura, chinandosi quasi dentro l'abitacolo. Non ho bisogno di porre domande, perché la risposta arriva da sola: "Ciao tesoro! Sono trenta boccaf..a". Le spiego che ci sono i CC che stanno bazzicando la zona e quindi le domando se disponga di un'alternativa alla macchina. Senza troppo esserne sorpreso, scopro che il rate è fisso (100 + 45) e quindi devo dire anche a lei che l'opzione è troppo cara per le mie finanze di stasera. Ciò che è più curioso è che la ragazza non mi guarda in faccia ma tiene lo sguardo rivolto verso il basso, scrutando apparentemente le mie gambe. Poiché ho indosso un normalissimo paio di pantaloni e il mio fratellino non ha certo una consistenza tale da farlo sembrare una pistola nascosta nella tasca, non so davvero cosa andasse cercando. L'unica cosa certa è che, quando mi volta le spalle dopo il mio diniego, lo fa con fare alquanto scocciato, probabilmente rivolgendomi qualche improperio nella sua lingua, per averla fatta alzare per niente. Dal mio punto di vista, ne è invece valsa la pena, perché posso ammirare il lato posteriore del suo abitino, che presenta una lunga fascia verticale a rete (e quindi praticamente trasparente), che dalla piega anale risale verso l'alto. Sopra, come tutte le altre, indossa un giubbino di simil-pelle, per cui la sua schiena è completamente schermata, ma la visione delle suo perizomino e poi, a scendere, delle sue gambe snelle vale decisamente il prezzo del biglietto, anche perché - per ora - si è trattato di un tagliando-omaggio
Vago per altri 15-20 minuti e, dopo una lunga ramanzina a un automobilista, i CC smontano il posto di blocco e si trasferiscono altrove, lasciando che siano solo i lampeggianti blu dei finti autovelox a incutere un po' di doveroso timore reverenziale alle vetture di passaggio. La situazione è ora più tranquilla e non dovrebbe esserci grosso rischio a concedersi una quarto d'ora di sollazzo tra le lamiere. [...] mi dirigo di nuovo verso il TotalErg, dove le tre benzinaie sono sempre appollaiate sotto le pompe di benzina. Una (Alina) indossa già dei
fuseaux, per cui è forte il timore che stiano levando le tende. Ripeto comunque la manovra di prima e faccio di nuovo cenno alla terza incomoda di avvicinarsi. "Scusa se prima sono andato via, ma c'erano i CC fermi alla rotonda ... - esordisco - Ma stai ancora lavorando o adesso è troppo tardi?". "In albergo?", mi domanda la fanciulla. "No, no, in macchina. Adesso la situazione è tranquilla", ridimensiono le sue aspettative. "Tranquillo, ho tempo. Andiamo?", mi domanda. Le do il placet a salire, cosicché la fanciulla compie il periplo della mia vettura e si accomoda di fianco a me, indicandomi la strada (che ormai conosco a menadito
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) verso la sede operativa.
Insomma, per trarre le conclusioni, le tre benzinaie del TotalErg sono:
- Alina, la ragazza più alta e dai capelli scuri lunghi
- Jenny, la bionda minuta
- Anna, la ragazza minuta dai capelli scuri più corti