Secondo me non c'è nulla di sbagliato nell'impegnarsi in una organizzazione che ha come scopo principale l'assistenza a vittime di conflitti armati e allo stesso tempo fare sesso a pagamento con una donna consenziente, nel pieno della legalità.
Anch'io come te penso che, fra persone adulte e non coatte, l'esercizio della prostituzione e l'andare a prostitute appartengano al quella sfera di libertà personali che uno Stato di diritto può regolamentare ma non reprimere.
Ho però molti dubbi che fare sesso a pagamento sia compatibile, in generale, con ambienti di lavoro e, ancora più, con attività di assistenza, tipo ospedali, centri d'accoglienza e simili.
E' necessario fare queste distinzioni se si vuole contrastare con qualche efficacia il proibizionismo strisciante in atto da qualche tempo