Franco, ho letto il tuo intervento sul sito del giornale di Monza, ne condivido lo spirito ma... perché cazzo suggerisci al comune di fare pagare il suolo pubblico alle prostitute di Lentate? ne hanno già abbastanza di idee per rompere i coglioni...
Breve (ma non troppo) sunto delle mie recenti avventure notturne lungo la provinciale dell'amore ...
Leggevo giusto oggi che Draghi dovrà tenere i tassi d'interesse negativi ancora per lunghissimo tempo, perché tutti gli sforzi fatti per risollevare l'inflazione si sono rivelati per il momento vani. Probabilmente lui e i suoi compari non devono essere passati recentemente dal Miglio d'Oro, perché io non sono riuscito a rimediare un BJ per il solito ventello ...
Dopo qualche vasca per Lentate, un po' indeciso sul da farsi, a un certo punto vedo apparire Amalia all'ambasciata russa di via del Popolo. Ero ormai convinto che vivesse di rendita, incontrando qualche cliente fidelizzato in motel e riscuotendo la decima sulle prestazioni della sua allieva Alexandra, e quindi sono davvero sorpreso di vederla apparire nello storico angolino delle russe (o presunte tali). Non credo di essere l'unico ad averla incontrata in questi ultimi 3 anni, ma il mio racconto dell'ormai lontano 2014 è tuttora l'unico nel forum e da allora non mi sono più fermato da lei. Ricordo un'attitudine tutto sommato buona e allora accosto per la solita intervista di rito. Il viso non è di quelli che ti ... ammaliano, ma il fisico è ancora statuario, con quelle lunghissime leve che si ritrova. Amalia sta fumandosi una sigaretta, non sembra proprio scalpitare dalla voglia di iniziare a lavorare e infatti mi spara un improbabile 30, alla mia richiesta di un BJ conoscitivo. Provo a riportarla al normale tariffario, ma la bionda di Mosca è irremovibile e allora mi tocca proseguire il mio giro.
KLAUDIA TORNA IN ALBANIA
Passo dalle retrovie e, mentre percorro via Guicciardini, vedo due bellezze more uscire da un'utilitaria appena parcheggiata e incamminarsi verso la loro postazione lungo il Miglio d'Oro. Le scruto nel retrovisore, mentre sono fermo allo stop, e sono sicuramente la ballerina Klaudia e la sua improvvisata comare che dovrebbe rispondere al nome di Oana o Ioana. Non sono proprio convintissimo di fermarmi dall'esile danzatrice di Tirana, ma - quando la vedo tirata da gara alla fermata del pullman - decido che un trentello può anche essere buttato nel cesso, fingendo di essere troppo stanco per cedere alle sue lusinghe di fermarci una mezz'oretta o addirittura di andare in motel. Senza neppure trattare, la moretta balza a bordo e si parte verso un "nuovo" parcheggio, che poi è talmente nuovo da essere il primissimo dove mi aveva condotto mesi orsono. La voglia di lavorare di Klaudia è inversamente proporzionale al suo entusiasmo perché domani rientrerà finalmente a svernare in Albania, dopo il suo trimestre in Italia come studentessa del programma Orgasmus. Pare che abbia guadagnato abbastanza da potersi concedere un inverno di fancazzismo assoluto, prima di tornare a calcare i nostri viali quando torneranno anche le rondini ... o quando si resetterà il conteggio dei 6 mesi che può trascorrere ogni anno in Italia.
Quando la riaccompagno alla postazione, dopo una delle peggiori prestazioni che siano mai state registrate nel mio taccuino, scopro che lei e la sua "amica" non sono poi così amiche. "Che ci fa al mio posto?", esclama Klaudia, quando vede la presunta Oana 5 metri più in là della sua normale mattonella, proprio dove la ballerina albanese aveva lasciato la sua bottiglietta d'acqua come segnaposto. "Starà parlando con quel tipo lì ...", mi sembra la spiegazione più normale, visto che sta confabulando/contrattando con un possibile cliente appiedato. "Eh no, non può stare al mio posto!", sembra abbastanza indisposta Klaudia, che poi si ammorbidisce quando vede la comare congedarsi dal tipo e riavvicinarsi alla propria mattonella assegnata.
MA QUANTE CUGINE HA MILA???
Le moldave devono essere invece assai meno gelose delle rispettive piazzole, perché allo sbocco di via Oberdan dovranno mettere il parcheggio col disco orario, per regolare la sosta di Mila & Co in quei quattro metri quadri di marciapiede. La più anziana (di servizio) del gruppetto non rischierà mai di pagare la multa, perché viene caricata praticamente a nastro, ma le sue comari sono lì a fare salotto. Ero rimasto che Mila avesse una cuginetta, la Alina che mi aveva generosamente "regalato" il nostro incontro conoscitivo. Ora pare però che la famiglia si sia rapidamente allargata, perché ad ogni passaggio vedo una ragazza nuova (oltretutto, le allieve sono tutte more) e fatico davvero a tenere il conto. L'angolino è per di più buio, non riesco a scrutare granché i loro volti e quindi devo accontentarmi del censimento reso possibile dai miei fendinebbia: quella coi leggings di finta pelle nera è Mila, sua cugina ce li ha altrettanto luccicanti ma marroni, poi ne appare una in fuseaux neri e infine se ne materializza anche una quarta in jeans! Di ritorno dal mio ultimo giro di boa alla rotonda dei CC (peraltro tranquilli davanti al caminetto della caserma, stasera), getto un occhio sulla sempre statuaria Alina di via Battisti, che stasera è gettonatissima, e poi posso finalmente contare tutte le Oberdanine, che sono incredibilmente tutte presenti in simultanea. Una bionda e tre more, per cui sono proprio quattro, in altrettanti metri quadri di marciapiede!
Prima di abbandonare Lentate, do un'occhiata nostalgica alla cabina del telefono di via Trieste. Non posso dire di essere stato un fan di Alexia e della sua sorellina Simona, ma erano decisamente un bel vedere. Ora ci toccano la taxista Anna e la Giulia già coniugata col capitano Riva, che probabilmente sono anche delle valide OTR, ma che non hanno certo la presenza scenica delle due galatine.
JOANA E IL "DENTISTA"
Mi incammino verso Lomazzo e, a una delle rotonde di Bregnano(?), riconosco la sedicente spagnola Anna che stava in cima alla collinetta di Cermenate (o lì è già Vertemate?). Poco più avanti, verso Lomazzo, c'è anche la Ela albanese che pure stava a Cermenate, per cui immagino che una delle due sia motorizzata e abbia trovato un'improvvisata comare per dividere le spese della benzina. La piccola spagnola mi fa dei grandi sorrisoni tutte le volte che passo, come se fossimo stati compagni di banco alle elementari, e alla fine cedo alla tentazione e mi fermo, non appena il traffico è scemato un po'.
Non ascolto molto più del suo "trentaboccafiga" e la faccio accomodare rapidamente a bordo, perché rimanere fermo in quella postazione sul ciglio della rotonda è davvero da suicidio. Io non ricordo di averla incontrata più di una volta, per un BJ conoscitivo, ma lei è convintissima che ci siamo visti almeno 2 volte e mi elenca tutta una serie di dettagli che solo in parte potrebbero collimare. O io comincio ad avere i primi sintomi dell'Alzheimer, o qualche collega ha una macchina uguale alla mia La moretta secondo me millanta di essere spagnola, ma potrebbe più probabilmente provenire da qualche Paese caraibico o latino-americano, perché ha lineamenti vagamente esotici. Quando oso dubitare che sia iberica come lo jamon serrano, si prende male e promette che poi mi farà vedere la sua carta d'identità, promessa che ovviamente rimarrà da marinaio.
Quando arriviamo al suo retrobottega, la cattiva notizia è che il trentello vale anche per un semplice BJ (ri)conoscitivo. Quando vede una banconota da 10 franchi nel mio portafoglio, rifilatami sciaguratamente come resto per il bollino svizzero, la moretta mi dice che accetta senza problemi anche la valuta elvetica (se non ricordo male, mi disse di abitare a Chiasso o Lugano). Sono quasi convinto di riuscire a fare l'affarone, girandole un ventello e i 10 franchi, ma la tipa è più astuta di quanto pensassi, perché il trentello può essere sostituito solo da 40 franchi svizzeri. Nella foga dei preparativi, deve però andare in confusione, perché inizialmente sto per darle un pezzo arancione e lei già estrae il resto dalle coppe del reggiseno. Poi mi accorgo di avere invece i foglietti contati, glieli consegno, lei risistema nel reggiseno gli altri e, dopo una decina di secondi, è pronta a restituirmi gli stessi bigliettini che le avevo appena messo in mano. "Se vogliamo fare gratis, più che volentieri ... ma mi sa che questi soldi sono tuoi ", le dico ridendo.
Sempre nel completare i preparativi, vede in mezzo alle monetine il biglietto da visita di uno studio dentistico. Il fatto che la fanciulla mi scambi per dentista (mentre sono semplicemente stato dal dentista ) è la mia fortuna, perché deve inquadrarmi come pollo da spennare lentamente nelle prossime settimane/mesi e dunque si lancia in una prestazione che potrei definire convincente, quantomeno per dedizione e durata. Si solleva persino l'abitino e si abbassa mutandine e collant, disponendosi ginocchioni sul sedile del passeggero, per cui ho modo di carezzare il suo fisichino compatto (sarà alta non più di 1,60) ma sodo e levigato, mentre lei sollazza il mio compare.
Dopo che è trascorso un buon quarto d'ora (e i vetri della macchina sono già quasi tutti appannati), la moretta mi propone l'affare della vita, parlando in terza persona come Maradona: "Proprio perché sei tu, se dai altri 20, Joana si ferma mezz'ora e torna là solo quando sei venuto!". "E chi è questa Joana?", le domando un po' confuso, convinto che si chiamasse Anna. "Sono io!", esclama la moretta. Alla fine, cedo alle sue insistenze e lei incassa tutta soddisfatta un altro ventello, ancora ignara che ciò le costerà l'essere "sequestrata" nella mia macchina per almeno altri 20 minuti. D'altra parte, l'ha promesso lei che Joana non sarebbe tornata alla mattonella sinché non mi avesse fatto felice
Evito di dilungarmi sulla parte erotica, menzionando solo che il BJ diventa poi un HJ alquanto energico, che prevede sia il classico lavoro di falegnameria che la particolare tecnica di premere il membro e di farlo rotolare contro l'addome, il che mi risulta alquanto stimolante. Quando finalmente varco la linea del traguardo, Joana è esausta, il compare del piano di sotto è quasi violaceo da quanto è stato masturbato energicamente e servirebbe il periscopio per guardare fuori dall'autovettura, perché i finestrini sono completamente ricoperti di condensa.
Sempre convinta che io sia un dentista, Joana mi concede immediatamente il suo numero di telefono e, vedendomi un po' restio ad andare a visitare il vicino motel, è pronta addirittura a ospitarmi a casa sua, che non dovrebbe stare in Svizzera ma a Lentate. Giura di viverci da sola, senza alcun "fidanzato" (con o senza le virgolette), e sarebbe addirittura lieta di accogliermi per tutta la notte. "Non oso pensare quanto mi possa costare la cosa ...", le rispondo ridendo. Per il momento, mi accontento di riaccompagnarla alla sua rotonda e di tornare alla mia, di branda.
Se qualche collega è pronto a darmi ripetizioni su come si fa un'otturazione o un ponte, mi scriva in privato, in modo che il "dentista" possa andare a visitare il nido d'amore di Joana
Comunque l'articolo parla di sanzioni per gli avventori che si fermano a contrattare,praticamente quello che già succede nei paesi limitrofi come Cermenate o Lomazzo per citarne un paio,per questo dico che Lentate era rimasta l'ultimo porto franco della zona in cui te la potevi cavare con un controllo dei documenti e una ramanzina.
Aggiungo che a mio avviso dove ci sono in vigore le sanzioni,non è stato efficace a combattere il fenomeno,anzi il numero delle ragazze é immutato,dove ci sono ragazze ci saranno ci saranno clienti.
http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/cantù-prostituzione-operazione-1.3494363 qui la figurina della spagnola :P