Pattaya

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Sessione short-time con la piccola Toni.
Ne ho già disseminata qualche traccia in PF:
https://community.punterforum.com/threads/pattaya.46544/page-119#post-2947541
https://community.punterforum.com/t...-del-sol-levante.300727/page-255#post-2969646
Ne è anche rimasto un piccolo video qui: Toni (Legends)

Ora Toni lavora al King’sBar e non più al Pirates GC.
Dato che mi è ancora una volta piaciuta e che è disponibile al LT, abbiamo passato assieme le due giornate successive.

Rispetto ai tempi del DD è un po’ imbotolita ma mi piace il suo sorriso sbilenco e l’aria sempre da ragazzina. Il suo BBJ è sempre energico, come anche tutto il resto dell'azione. Take-care modello vecchia scuola.

2kTHB per ogni giornata assieme mentre al King's le ho lasciato 1k+200tips, più qualche centinaio per i beveraggi e 450 per la vipparoomma, che mi pare un'ottima alternativa ai loculi da BBJ di questo posto.
 
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proseguo da qui

cap SOI LK:
Essendo vicino al tree town street food, ci sono stato un paio di volte nel precena e un paio nel dopocena.
Sono stato nel gogo Pulse dove ho passato il tempo di un drink con una bella fighetta, la migliore del locale secondo me, però alla richiesta di informazioni sulla possibilità di uscire insieme o di ST o LT, ho ricevuto una risposta che mi ha lasciato perplesso, cioè che lei non fa queste cose. Boh!
Nei baretti invece, non so perché, ma non riesco a sentirmici a mio agio. In quel paio che ho visitato, le ragazze non erano pressanti, per metterla positivamente, o disinteressate, per metterla negativamente. Fatto sta che mi sono sempre ritrovato a bere un drink da solo.
Qui in soi LK ho avuto un'esperienza singolare, cioè: uscito da un bar mi incammino verso Soi Buakhao per quando noto in lontananza una figura slanciata che si staglia tra la folla. Sta camminando nella mia direzione quindi mi fermo aspettando che si avvicini. E' una ragazza di colore, longilinea con top e leggins scuri, ha un passo lento ed elegante, sembra una modella in passerella. Viene fermata da un anziano che ha notato anche lui la sua bellezza non conforme ai canoni siamesi. Pochi secondi dopo si salutano e decido di andare a farci due chiacchiere per capire cosa ci faccia lì in giro da sola e se magari cerca compagnia. Mi dice che è ugandese, che è venuta in vacanza (!) a Pattaya per un mese... vabbè, facciamo altre due parole e poi finiamo in hotel da me... e così benché non lo avrei mai pensato, mi sono ritrovato a copulare con un'ugandese in thailandia!

cap BEACH ROAD e STREET FREELANCERS:
La precedente vacanza pattayana c'ero passato varie volte notando anche delle presenze interessanti, però non avevo mai usufruito dei loro servigi, influenzato dal pregiudizio che questo sia il livello più basso, infimo della prostituzione (a detta di alcuni), che sia crogiolo di malattie veneree e non, e che quindi sia da lasciare al predominio degli indiani.
Stavolta, vista le girate a vuoto in disco, barettini, etc, per non spendere un capitale con le gogo girls e per non restare a becco asciutto ho deciso di provare un paio di volte con alcune ragazze che mi sono sembrate ovviamente carine e presentabili, come una qualsiasi freelance che trovi in disco, e sinceramente non mi sono trovato male, anzi, con una di queste girl ho avuto una delle mie migliori esperienze di questa vacanza. Il costo, ovviamente low, in questi casi è sempre stato di 1000 per uno ST.

segue...
 
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[...] Sono stato nel gogo Pulse dove ho passato il tempo di un drink con una bella fighetta, la migliore del locale secondo me, però alla richiesta di informazioni sulla possibilità di uscire insieme o di ST o LT, ho ricevuto una risposta che mi ha lasciato perplesso, cioè che lei non fa queste cose. Boh!
Per quel poco che può contare, per me al momento in LK ci sono i Gogo che mi piacciono di più. Non tantissimi clienti, a volte a metà settimana si trovano anche locali semideserti, però moltissime ragazze di qualità gogo. La 'qualità gogo' prevede anche che il LT, che io prediligo, invece sia spesso avversato. Poi c'è questa pseudo-novità delle ladies, spesso piuttosto appariscenti, che non fanno neppure ST :-(
A dire il vero ci sono sempre state, solo che si chiamavano Coyote Lady (ricorderai...) ed il loro contratto col locale escludeva esplicitamente l'uscita con i clienti in un definito orario, essendo la loro funzione quella di zampettare su cubi e palchetti, per poi farsi smanettare propinando berevoni alcolici a più non posso. Almeno la questione era esplicita, ora invece bisogna accertarsene durante la chiacchieratina smanazzatoria iniziale.

Nei baretti invece, non so perché, ma non riesco a sentirmici a mio agio. In quel paio che ho visitato, le ragazze non erano pressanti, per metterla positivamente, o disinteressate, per metterla negativamente. Fatto sta che mi sono sempre ritrovato a bere un drink da solo.
Tutta l'esplosiva area di TreeTown è considerabile come un macrobaretto, poi in LK ci sono anche dei pregevolissimi baretti: spesso pieni di farang, piuttosto rumorosi ma anche pieni di mandorlette meno stagionate rispetto alla generalità dei tanti altri baretti. Ti siedi, scambi un'occhiata, attacchi una chiacchiera, si bevicchia assieme e, ad un certo punto, o ci si saluta o si va a casa assieme. Devo dire di non avere mai avuto difficoltà nei baretti di LK, ne' nel senso di una eccessiva insistenza ne' nel senso di qualche tipo di resistenza. Ad esempio l'Unreal e quello di fronte che, ora non mi ricordo come si chiama, ma ha la birra alla spina più economica della città e delle interessanti signorine, educatissime che non lavorano direttamente per il locale ma, ormai sono di casa. Dunque ti prendono l'ordine, ti portano la birretta, si fermano a chiacchierare volentieri e volendo ti seguono fino a casa.
Lungo tutta la vicina Soi Diana ci sono baretti interessanti, ad esempio attorno al Papagayo, dove puoi trovare delle appena arrivate così come la vecchia guardia o moltissime stagionate.

[...] e così benché non lo avrei mai pensato, mi sono ritrovato a copulare con un'ugandese in thailandia!
Ecco una cosa che mi manca ;-) Io ho incontrato sempre e solo black francofone.
Capisco che all'occhio farang le mandorline, nonostante la straordinaria dedizione, dopo un po' possano sembrare spesso conformi. Viene dunque il desiderio di qualche curva in più, ed allora le regole di segmentazione del marketing hanno furbamente previsto lavoranti provenienti dalle aree balcanuraliche e dall’Africa.
Le mie sporadiche esperienze sono state tutte sostanzialmente positive.

cap BEACH ROAD e STREET FREELANCERS:
La precedente vacanza pattayana c'ero passato varie volte notando anche delle presenze interessanti, però non avevo mai usufruito dei loro servigi, influenzato dal pregiudizio che questo sia il livello più basso, infimo della prostituzione (a detta di alcuni), che sia crogiolo di malattie veneree e non, e che quindi sia da lasciare al predominio degli indiani.
Anche io faccio fatica a liberarmi dall'idea che molte delle free-lancer da BR possano essere problematiche, nonostante abbia avuto anche ottime esperienze. Osserverei tuttavia come non si tratti del livello più basso. Per chi sia antropologicamente interessato consiglio una visita sotto il ponte della terza strada o, posto davvero grottesco, nel bosco della collina che ospita l'insegna di Pattaya :-/

Stavolta, vista le girate a vuoto in disco, barettini, etc, per non spendere un capitale con le gogo girls e per non restare a becco asciutto ho deciso di provare un paio di volte con alcune ragazze che mi sono sembrate ovviamente carine e presentabili, come una qualsiasi freelance che trovi in disco, e sinceramente non mi sono trovato male, anzi, con una di queste girl ho avuto una delle mie migliori esperienze di questa vacanza. Il costo, ovviamente low, in questi casi è sempre stato di 1000 per uno ST.
A me piace camminare, così spesso in serata mi faccio una bella zampettata veloce su e giù per la BR, facendo lo slalom tra indiani, anzianetti ciabattanti e turisti a zonzo. Mi fermo spesso per una chiacchierata con i sorrisi che trovo più interessanti e lascio pure quasi sempre qualche foglietto reale.
Il modello cammini-chiacchieri-vedi-vai mi piace molto, anzi moltissimo: non c'è il beveraggio dei bar, non c'è il barfine, non c'è l'incertezza dell'on-line, non c'è la musica spaccatimpani. A volte quando vedo qualche vestito troppo lungo mi immagino che sotto ci sia qualche sorpresaccia, oppure penso che l'assenza di una mamasan di riferimento significhi che mi porterò in casa una totale sconosciuta che sarà completamente irrintracciabile. Sull'affidabilità delle IDcard non apriamo un capitolo ma non c'è da contarci tanto.

Ho scelto sempre pochissimo dal CoccoBar ma queste poche volte sono sempre state tutte esperienze molto buone. Sempre più spesso si trovano delle scappate di casa alla disperazione, diversi lady-boy da manicomio, donne un po' troppo avanti con l'età, casi umani, problemi fisici patenti o latenti e proprio per ciò si corre il rischio di scontrarsi con problemi di sicurezza, ma del resto ci sono mille motivi, non tra i più loschi, per i quali una ragazza possa decidere di proporsi per questa via. Come scrivevo qui:
[...]... certamente tante di queste donne possono davvero essere tristemente alla frutta, troppo avanti con l’età, rifiutate dai locali o malate. Tuttavia credo ci possano essere anche altri motivi che portano a questa scelta, anche se solo parzialmente supportati dalle mie poche interviste:
- possono desiderare un pieno controllo del proprio cartellino orario;
- sono interessate ad un affaruccio ogni tanto ma non ad un impegno tutte le sere;
- fanno un altro mestiere durante il giorno;
- famiglia e findanzo sanno solo che ogni tanto si parte per un giretto in città con le amiche;
- hanno bisogno di quattrini solo in uno specifico momento.
 
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Songkran a parte, a me piace parecchio girare su due ruote per colline o fronti marini. Dunque riporterei di seguito qualche appuntino per chi voglia utilizzare una moto, ad integrazione delle tante informazioni già presenti nella GGP:

- Passeggere) mi muovo sia da solo che con mandorletta a portata di cosciotto... purtroppo a loro piace molto meno: in thai ci si tocca pochissimo in pubblico, per cui lo faccio solo quando non ci sono osservatori occhiuti a portata di rimbrotto.

- Polizia) sono stato fermato dai controlli stradali decine di volte. Sia sulle grandi arterie un po’ fuori città (es. Pra Thamnak) sia sulla 2nd che sulla BR (proprio davanti alla caserma). A qualsiasi ora, dalla mattina alla notte. Nei megacontrolli stradali con i conetti arancioni non fermano tutti, altrimenti si paralizzerebbe la città. Per cui si formano delle mega code a causa del rallentamento ma si fermano i veicoli a campione. Tuttavia i farang vengono SEMPRE fermati. A volte, anche provenendo dalla corsia opposta, ho visto l’alto ufficiale panzone affrettarsi a buttarsi in mezzo alla strada chiedendomi di passare dall’altra parte per un controllo.
Il controllo standard riguarda: eventuale contestazione di infrazioni al codice della strada, casco, assicurazione, patente internazionale e tasso alcolico. Se sei in regola si mettono sull’attenti e ti salutano marzialmente.
Viceversa son cazzi, soprattutto con l’alcool. Insomma tempo, seccature e quattrini. Anche per i thai. Ai posti di blocco è pieno di cazzoni internazionali che aspettano di essere condotti al più vicino ATM, così come di adolescenti thai (generalmente in tre per veicolo) piuttosto lacrimanti.
Porto con me un documentone complicatissimo dell’Organizzazione Internazionale dei Trasporti... che spiega anche in lingua thai che ora è riconosciuta la patente tipo Vienna 1968 (vedi il capitolo specifico sulla GGP) che vale tre anni. Ho trovato infatti funzionari che eccepivano scambiando la data di emissione con quella di fine validità... mi è bastato sventolare un po’ di carte ufficiali, belle zeppe di timbri e ponderose intestazioni per avere il mio saluto militare di congedo 😉

- Sicurezza) guido con 4 occhi, cerco sempre di essere prudentissimo. Mi piace guidare veloce ma lo faccio solo se ho almeno piena visibilità della strada e se ci sono pochi altri veicoli. So bene comunque che anche su una strada deserta puoi sempre trovare il tombino spalancato (davvero, è purtroppo frequente) che non vedrai fino al momento fatidico, la noce di cocco in mezzo alla strada, il cane che si sveglia improvvisamente, il mezzo matto ubriaco che spunta dal nulla.
Ho evitato decine di potenziali ciocchi, che se fossi andato più veloce non avrei potuto evitare. I thai sono svagati ma i farang stupidi. La maggior parte dei rischi li ho corsi con dei cazzoni western o arabi su moto spropositate, in ciabatte e senza casco, che per forza devono muoversi alla massima velocità possibile, superando a destra ed a sinistra come si trovassero in un videogame.
 
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Surrealismo balneare
Sono passato da Sunaree&Colleghe. In questo ottimo piccolo massaggificio ci sono diverse ragazze, giovani e carine, che lavorano con modalità simili. Ciò che più mi spiazza è che sono pure fisicamente simili tra loro :-/
Può essere che, come il vecchietto rincoglionito di tanti film, io sia stato con diverse ragazze pur chiamandole sempre Sunaree... comunque sia adoro la sua (la loro...) pelle morbida e perfetta. Trovo carine pure le tettine minuscole.
In un'ora abbondante ho avuto un rilassante massaggio, HJ e BBJ per 1.5kTHB. Con 300THB di maggiorazione si può avere una full sex session. In tutto ciò è compresa la doccia assistita, prima e dopo.

Mentre traccheggiavo all'esterno del negozio parlottando con questo gruppetto di simpatiche giovani lavoranti ho intercettato il sempre vigile occhio-radar di Juney, che opera a poca distanza. So per esperienza che, anche a distanza di mesi, se lo ricorderà e, al nostro prossimo incontro, butterà lì un commentino, come nulla fosse. Un siparietto caratteristico del vasto teatro situazionale thai ;-)

Completa la bella giornata un megapiatto di bruschette da Buondì Italia ed un mango smoothie al Night Market. Ciuccio la mia cannuccetta in piena solitudine, appollaiato al bancone che si affaccia sulla spiaggia. E' buio ma la spiaggia è affollata, ci sono famiglie che mangiucchiano, anziani che ronfano, giovani con bum-bum-music portatile ma l'elemento per me più notevole è il campetto da beach volley. Si fronteggiano due squadre faranghe, agguerritissime e tecnicamente piuttosto dotate rispetto ai soliti squinternati occasionali. Appollaiati sul muretto, mescolati assieme i tifosi, amici e famigliole dei contendenti (comprese certe mogliettonzole dimolto notevoli). Qualcuno ogni tanto ferma la tifoseria o il gioco, per ripristinare i livelli alcolici.
Sventolano tra il pubblico, così come agli estremi del campo, due bandierine: quella della Federazione Russa e quella della Repubblica Ucraina.
 
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Ritenendo di fare cosa buona e giusta, lascio qui un link dedicato a tutti gli amanti della patata pattayana. Serve l’iscrizione a telegram…
Night Wish Group Ladies
Il gruppo NW offre spesso spunti interessanti. Ad esempio

Tuttavia non ne sono un grande fan
 
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Altro capitolo che non poteva mancare, segue da qui

cap MASSAGE GIRLS:
Il massaggio è una delle attività che amo fare quando sono in thai, quasi quotidianamente. Il massaggio thai tradizionale (con olio nel mio caso) di quelli fatti a regola d'arte, intendo. D'altra parte è uno dei simboli della Thailandia nel mondo e dichiarato anche patrimonio del'Unesco. Nelle mattine o pomeriggi liberi da altri programmi, spesso vado in giro a vagabondare e dovunque sia puntualmente la mia attenzione viene richiamata dalle voci "man" o "massage" delle ragazze dei vari centri ed io ogni volta rallento e mi soffermo a dare uno sguardo a tutta la crew per vedere se ci sia qualcuna che cattura il mio interesse, per poi decidere se fermarmi subito, memorizzare il luogo per tornarci successivamente o proseguire. A parte quei centri massaggi di facciata con le ragazze vestite poco e in maniera provocante, dove si passa subito al "dopo massaggio" (o al massimo ricevi uno strusciamento di mani cremose sulla schiena), nei posti più professionali dove le ragazze sono solitamente tutte con la stessa uniforme, non hai la certezza di cosa succederà oltre al massaggio vero e proprio, neppure se succederà qualcosa a dire il vero... e forse è proprio questo quello che mi piace e rende eccitante l'esperienza, oltre all'ovvio piacere provocato da un massaggio ben fatto. Dalla mia esperienza, seppur limitata, direi che nel 99% dei casi ci sarà la proposta dell'extra, anche in quei casi un cui non c'era stato inizialmente nessun indizio che lo portasse a credere. Alcune volte l'extra potrà essere solo un HJ, altre BBJ o anche FUll Service. Inoltre, spesso se torni dalla stessa ragazza una seconda volta capita che i servizi offerti aumentino...:surprise:
Una cosa che mi colpisce sempre è scoprire come locali all'apparenza minuscoli nascondano spazi inimmaginabili: si apre una tenda subito dopo l'ingresso e sbucano corridoi e/o scalinate e/o grandi stanze con tanti fouton separate da tende che rendono questi centri usufruibili da una moltitudine di clienti insieme.
L'altra cosa curiosa è il modo personale in cui ogni ragazza lancia messaggi più o meno palesi (a volte incompresi) durante lo svolgimento del massaggio per sollecitare una tua reazione o quella... del tuo gioiello! L'episodio rimastomi impresso è quello di una girl che dopo avermi massaggiato la parte dietro molto accuratamente e professionalmente, dopo avermi messo sempre l'asciugamano in modo da non farmi scoprire nulla e non aver praticamente parlato, quindi non dandomi il minimo segnale di un seguito "romantico", quando mi sono girato si è messa nella posizione yoga del cobra, sdraiata prona tra le mie gambe, con le mani appoggiate sull'asciugamano precisamente ai lati del pisello, la schiena inarcata in su e la testa dritta con gli occhi chiusi. Il mio amico sotto stava iniziando a svegliarsi, ma è stata vari secondi così ed io era imbarazzato perché a quel punto non capivo se stava facendo un rituale strano o cosa volesse fare, fino a che non ha aperto gli occhi guardando prima lui e poi la mia espressione sbigottita ed è scoppiata in un sorriso dando un buffetto sul pisello. Questo era il suo modo teatrale, riuscito alla fine, di lanciare il messaggio.
Insomma alla fine quasi tutti i giorni ho usufruito di un massaggio, costi e servizi variano da girl a girl, ma generalizzando potrei dire che la spesa è di 500-700 HJ, 800-1000 BBJ e 1000-1500 FULL SERVICE, più ovviamente il costo del massaggio.
Concludo dicendo che anche in questo settore è capitato talvolta di non essere stato accolto o salutato dai caratteristici sorrisi ed inchini proverbiali, per usare un eufemismo... soprattutto tra le ragazze più giovani mi sembra ce ne siano un po' troppe che si stanno globalizzando in tutto e per tutto, purtroppo.

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... L'altra cosa curiosa è il modo personale in cui ogni ragazza lancia messaggi più o meno palesi (a volte incompresi) durante lo svolgimento del massaggio per sollecitare una tua reazione o quella... del tuo gioiello!
Tutte le ladies dei massaggi vengono ben istruite da mamasan e colleghe. I farang stessi, dopo un po', imparano questo alfabeto. Ad esempio quando la lady massaggia le gambe, rimanendo accucciata tra quelle del cliente, può sedersi a contatto con l'area topica (e spingere pure un po') oppure mantenersi staccata.

... quando mi sono girato si è messa nella posizione yoga del cobra, sdraiata prona tra le mie gambe, con le mani appoggiate sull'asciugamano precisamente ai lati del pisello, la schiena inarcata in su e la testa dritta con gli occhi chiusi.
Questo, in realtà, è un passaggio standard. I manuali di massaggio parlano di chiusura momentanea (10-20 secondi) delle grosse vene che passano proprio per la zona interna della coscia. Certo che anche questa occasione peculiare può essere utilizzata per lanciare un segnalino...

Insomma alla fine quasi tutti i giorni ho usufruito di un massaggio, costi e servizi variano da girl a girl, ma generalizzando potrei dire che la spesa è di 500-700 HJ, 800-1000 BBJ e 1000-1500 FULL SERVICE, più ovviamente il costo del massaggio.
Personalmente ho avuto gran esperienze con le massaggine, anche nell'out-call. Spesso sono ragazze molto fresche, non tendenti alla saturazione da sesso di quelle di Soi6 e, data la minore frequenza degli incontri, meno provate. Ho descritto la mia esperienza ad esempio con le brave Ice o Suparat. Capisco che non sia la soluzione ideale per il turista con poco tempo, rispetto alla soluzione del baretto di Soi6: ti affacci, vedi cosa c'è, chiacchieratina, scopata al volo, paghi. Invece con le massaggine è tutto più complicato e incerto.

Concludo dicendo che anche in questo settore è capitato talvolta di non essere stato accolto o salutato dai caratteristici sorrisi ed inchini proverbiali, per usare un eufemismo... soprattutto tra le ragazze più giovani mi sembra ce ne siano un po' troppe che si stanno globalizzando in tutto e per tutto, purtroppo.
Il caro vecchio take-care sta un po' svanendo e la gogoificazione dei locali sta erodendo la Pattaya che fu. Tuttavia è sempre più affollato: probabilmente alle nuove generazioni di punter va bene così.
 
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La bella Luk mi comunica che sta per morire a causa di un tumore.
Abbiamo un piccolo dialogo melodrammatico. Manda foto di lei che piange, con le orecchie di Topolino; lei a mollo nella schiuma mentre mette in scena la recisione delle vene dei polsi; lei che lacrima con l’asciugamano stretto attorno al collo; lei triste, con abbondanza di colatura di Fard, sotto una cascata di stelline digitali.

E’ una forma di teatro thai a base di molteplici mancati suicidi, oscure sparizioni, rapimenti e figli illegittimi, come il nostro melodramma. Ogni tanto una lady si stanca della propria vita e desidera passare da un’esistenza nella quale combina poco ma deve pagare il boy e la famiglia, ad un altro sistema per fare ancora meno, pagando solo le proprie (generalmente assurde) spese.
Usando un linguaggio un po’ tecnico trattasi di classica palingenesi escatologi(ni)ca .


Luk mi spedisce altre foto di stanze d’ospedale, tetri corridoi senza finestre, ferri chirurgici, lei con occhiaie digitali e colorito vampiresco ed infine una vetrina di macellaio, poi... nulla per parecchie settimane.


Finalmente arriva un nuovo messaggio. Si tratta di una richiesta fondamentale sul senso della vita e la propria rinascita (che, nella mia esperienza, ho visto generalmente sostanziarsi nello spostare i pochi mobili in casa e cambiare pettinatura).
Infatti:

- Luk: do you want me to have a new tattoo?
(tradotto significa: mi paghi un nuovo tatuaggio?)

- Grunf: no, definitely. I’ve told you lady, I prefer you with just glasses and nothing more.


Ovviamente dopo due giorni arriva questa:
1689757771329.png


Difficile distinguere cause da effetti, ma è evidente che la storia thai è orfana di figure assimilabili a quelle di Pirandello, Camilleri o Sciascia :cautious::unsure:
 
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immenso

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La bella Luk mi comunica che sta per morire a causa di un tumore.
Abbiamo un piccolo dialogo melodrammatico. Manda foto di lei che piange, con le orecchie di Topolino; lei a mollo nella schiuma mentre mette in scena la recisione delle vene dei polsi; lei che lacrima con l’asciugamano stretto attorno al collo; lei triste, con abbondanza di colatura di Fard, sotto una cascata di stelline digitali.

E’ una forma di teatro thai a base di molteplici mancati suicidi, oscure sparizioni, rapimenti e figli illegittimi, come il nostro melodramma. Ogni tanto una lady si stanca della propria vita e desidera passare da un’esistenza nella quale combina poco ma deve pagare il boy e la famiglia, ad un altro sistema per fare ancora meno, pagando solo le proprie (generalmente assurde) spese.
Usando un linguaggio un po’ tecnico trattasi di classica palingenesi escatologi(ni)ca .


Luk mi spedisce altre foto di stanze d’ospedale, tetri corridoi senza finestre, ferri chirurgici, lei con occhiaie digitali e colorito vampiresco ed infine una vetrina di macellaio, poi... nulla per parecchie settimane.


Finalmente arriva un nuovo messaggio. Si tratta di una richiesta fondamentale sul senso della vita e la propria rinascita (che, nella mia esperienza, ho visto generalmente sostanziarsi nello spostare i pochi mobili in casa e cambiare pettinatura).
Infatti:

- Luk: do you want me to have a new tattoo?
(tradotto significa: mi paghi un nuovo tatuaggio?)

- Grunf: no, definitely. I’ve told you lady, I prefer you with just glasses and nothing more.


Ovviamente dopo due giorni arriva questa:
Vedi l'allegato 463582

Difficile distinguere cause da effetti, ma è evidente che la storia thai è orfana di figure assimilabili a quelle di Pirandello, Camilleri o Sciascia :cautious::unsure:
Luk è guarita...gioisci!
 
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Mi mancava la conclusione... un brevissimo bilancio finale di questa vacanza pattayana. (Questi tutti i capitoli: qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui)

CHIUSURA
La cosa bella della Thailandia in generale è l'accoglienza con il sorriso che viene riservata alle persone da tutti ed in tutti i contesti, però se questo viene a mancare, perde molto della sua magia... cioè, venendo al nostro passatempo preferito, se passare del tempo con una ragazza thai ti lascia la stessa sensazione di essere stato con una escort, con una loft o in un fkk, allora non ha più senso attraversare mezzo mondo per andare in Thai. Ed io questa volta in alcuni casi mi son ritrovato proprio con questa sensazione addosso... fortunatamente non sempre è stato così ed ho la speranza che magari sia stata solo colpa mia e di questa fase complicata e stressante della mia vita che non sono riuscito a scrollarmi di dosso neppure in vacanza... e per questo certamente ho intenzione di dargli in futuro un'altra possibilità perché ho voglia di rivivere quell'atmosfera magica sempre trovata in precedenza. Però non posso non dire che stavolta sono tornato con dubbi e perplessità che mi invogliano anche a provare a scoprire nuove mete come Africa o Sudamerica...ma qui andiamo OT, semmai ne scriveremo nelle rispettive sezioni. Sawasdī khrab!
 
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[...] se passare del tempo con una ragazza thai ti lascia la stessa sensazione di essere stato con una escort, con una loft o in un fkk, allora non ha più senso attraversare mezzo mondo per andare in Thai [...]
A parte tutto il resto (come senso di libertà e relax che tu stesso richiami con l'etichetta 'atmosfera magica'), per me una discriminante fondamentale è il LT: è chiaro che facendo solo ST e risiedendo per periodi brevi, l'FKK europeo o il semplice loftismo possono essere alternative ragionieristicamente comparabili.
 
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A parte tutto il resto (come senso di libertà e relax che tu stesso richiami con l'etichetta 'atmosfera magica'), per me una discriminante fondamentale è il LT: è chiaro che facendo solo ST e risiedendo per periodi brevi, l'FKK europeo o il semplice loftismo possono essere alternative ragionieristicamente comparabili.

Alla mia età, per mancanza di competenze elevate (prima fra tutte quella linguistica) mi tocca "accontentarmi" del mio lavoro impiegatizio nel belpaese e immedesimarmi nei tuoi racconti per evadere da questo tran tran, oltre a scappare realmente per un paio di settimane almeno una volta l'anno. Spesso queste fughe sono veri e propri ricostituenti per l'animo, ma più che si va avanti più mi accorgo che non mi basta...

Grunf, io non ho legami che mi impediscono di lasciare l'Italia e mi sarebbe sempre piaciuto trovare un lavoro che mi permettesse di andare per qualche mese l'anno all'estero, non è che potresti spendere una parolina per me? :icon-lol:
 
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Benvenuto nel club!

Il Siam più che accogliente è suadente ma l'idea di trasferircisi per poter disporre di ragazze in abnorme quantità, fallisce facilmente. Sarebbe come pensare di sposarsi con la propria fidelizzata pay: scopriremo ben presto che il palcoscenico è bellissimo ma le quinte sgangherate, la vetrina è luminosa ma il magazzino è buio, la sala con i tavoli è elegante ma la cucina è puzzolente e via di questo passo metaforizzando architettonicamente ;-)

Dei tantissimi peninsulari semistanziali che ho incontrato, la maggior parte è tornata a casa dopo uno, due o tre lustri. In Thai potrai avere moltissimi amici... del tuo portafoglio. Svuotato quello, sarai non solo abbandonato ma addirittura trattato in modo ostile. L'agile penna di @Cryo30 ha scritto in questo thread cose efficacissime a suo tempo per quanto riguarda il disperante senso di straniamento del farang che pensava di trovare in area peritropicale il perfetto mix tra la mamma e la fidanzata.
Non saprei dire con immediatezza se ciò sia triste. Semplicemente il frequente lamento che raccolgo, basato sul fatto che la realtà non matcha le proprie aspettative, è definitivamente assurdo.

Personalmente amo la Thailandia, ci passo molto tempo all'anno, ma almeno quanto in altri posti (in particolare Singapore e la UE) pur rimanendo le mie robuste radici (compresi i ricordi piacevoli, la comunità intellettuale, la concordanza di visione, i riferimenti culturali ecc. ecc.) centro-peninsulari.

Valuta anche che la Thailandia non è Pattaya, così come del resto gli USA non sono New York, discorso ovvio ma che spesso si scontra con timpani rigidi. Inoltre, senza aprire qui la solita tiritera sulle modalità di acquisto degli immobili, apertura di conti correnti, assicurazioni sanitarie, rinnovo di visti ecc. ecc. direi:

1) adotta una modalità incrementale: allunga un po' ogni visita e spostati pian piano verso l'ottica che vagheggi, magari acquisendo con calma le informazioni adatte.
Sottolineo anche la presenza di agenzie valide e non tanto rapinatorie.

2) guarda come, concretamente, hanno fatto gli altri.


Su quest'ultimo punti aggiungerei:

- gli italici, quasi tutti, arrivano senz'arte ne parte e, non sapendo fare molto, fanno la pizza. Dopo un po' falliscono o si stufano. Fatalmente tendono a litigare fra loro (quando va bene) o tirarsi delle fregature.
- i francofoni. Sono riusciti ad aprire ristoranti di buona qualità e stabilità nel tempo, così come locali scopologici anche se si tratta, in questo caso, di francofoni nordafricani: soggetti dallo stomaco foderato di moquette.
- i germanofoni, comprendendo tedeschi ma anche svizzeri ed austriaci. Persone tenacissime, al limite dell'ottusità, iperdeterminate, abili nelle questioni organizzative, rodati da una solida tradizione di viaggio, spartani, adatti alla cooperazione e dotati di grande senso pratico. Hanno aperto esercizi di ogni genere, dalla bettoletta birra&maiale al megaristorante (con cucina italiana) a Bangkok, avviato gazzettini informativi in lingua (primo tra tutti il Corriere Der Farang), catalizzato comunità, aperto studi medici, gestito flussi turistici.
- gli anglofoni. Sono la maggioranza, soprattutto inglesi ma anche tutti gli altri, irlandesi, americani ed australiani (agevolati dalla geografia). Hanno radicato di tutto: principalmente qualsiasi cosa abbia a che fare con birra&biliardo ma anche gogo&baretti, agenzie (di cui sopra), canali TV locali e... installazioni militari ;-)
- i russi hanno sfruttato il buon momento dell'economia russa di qualche lustro fa ed in un attimo hanno colonizzato significative nicchie ecologiche economiche relazionate col turismo. Hanno aperto ristoranti con cucina russa, locali con ragazze russe, agenzie che si spupazzano i turisti su e giù per isole e templi. Poi è finito tutto come sappiamo, anche se oggi restano alcuni punti di riferimento piuttosto solidi, spesso gestiti da donne, che trattano sistemazioni, affitti e compravendita immobiliare.
- i cinesi sono incomprensibili, vanno pazzi per alcool e gioco d'azzardo con le carte. Usano le ragazze come tappezzeria. Sviluppando queste attività in modo carsico, sostanzialmente a beneficio della propria comunità etnica, sono degli specialisti del sommerso, con particolare riguardo alle competenze nei settori corruttivo e della fiscalità creativa.

- di qualsiasi nazionalità sia il farang, soffrirà o insomma dovrà fare i conti con una società che non ha mai avuto a che fare con invasioni o ibridazioni con altre culture. Il turista pagatore viene accolto e blandito con mille sorrisi ma le norme thai, riflettendo il sentore popolare, sono assi diverse da quelle di Singapore o europee verso l’imprenditoria eteroctona, toccando a volte punte di aperta ostilità. A simbolo di ciò ricordo la ben nota politica del doppio prezzo che viene ritenuta come sacrosanta.
Il convitato di pietra è il riccastro di Bangkok, quasi sempre relazionato con cose governative, spesso l’esercito, che è il vero burattinaio di tutta la baracca. Costui, proprietario terriero ed immobiliare, motore finanziario di qualche bel groviglio societario, guarda tutto ciò che non sia il proprio registratore di cassa con orrore. Con particolare riguardo agli ignobili farang (che vede come dei bambini viziati, inopinatamente favoriti dal fato ma stupidi come bovini), ai confinanti cambogiani, vietnamiti o laotiani, a fatica riconosciuti come persone, ed i propri conterranei del sud, inceneriti dal sole, buoni solo come macchine da soma per i propri affarucci.
 
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Solo per chiarire: io non ho capacità, né carattere imprenditoriale, quindi figuriamoci se mi passa per la testa di andare a farlo in Thailandia, paese di cui poco so, ma abbastanza per sapere che non è il posto più indicato nel quale andare ad investire, per uno straniero che non sia ben ferrato ed "agganciato". Il mio sogno sarebbe quello di trovare impiego in una azienda multinazionale con filiali nel sud-est asiatico, con stipendio di livello occidentale, assicurazione sanitaria e magari con facilitazioni per l'alloggio... ecco, allora se ne potrebbe parlare! Altrimenti mi accontenterò di andarci in vacanza ogni tanto e rimandare il pensiero di soggiorni più lunghi a quando non avrò più da lavorare!
 
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Il polo industriale più vicino a Pattaya è nella provincia di Rayong, in parte al sud vicino alla capitale, ed in parte più a nord, al confine con la provincia di Chon-Buri, nell'area di Amata City.
Qui trovi, ad esempio citando a caso, Ford, Toyota, Mitsubishi, Sumitomo, Kawasaki, Hunday, Daikin, Electrolux, Ricoh, Dow Chemicals, BMW, Suzuki, Bosh, Yokohama, Basf, Bridgestone, Saint-Gobain, Hitachi, Ducati, Bayer e Tetrapack.
 
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