[THREAD UNICO INFO] OTR - Bergamo - Lallio - Dalmine

UN ROMANZO D'APPENDICE - continua

A dire il vero, è ormai passato così tanto tempo che è quasi diventato un romanzo storico ... Spero solo che non sia noioso come i Promessi Sposi ;)

Raggiunta la sua mattonella, entro praticamente con la mia macchina nella concessionaria, per evitare che si inzuppi d'acqua, ed è il tempo del congedo. Guardo l'orologio e sono le 3:10, per cui l'incontro è durato 50 minuti buoni. Ben poco rispetto a quanto ero solito trattenermi con la mia prediletta, ma comunque un tempo più che accettabile, essendoci conosciuti per la prima volta stasera. Ci salutiamo, la sua amica è sempre all'interno del monovolume con targa bulgara e io invece mi dirigo alla volta di Bergamo, dato che la notte è ancora giovane e il sole ben lungi dal sorgere.

Arrivato a Bergamo, è già il deserto dei Tartari. Come previsto, devo spostarmi sino al Kebab di Dalmine, per trovare un po' di movimento: lì ci sono tutte, in ansiosa attesa che qualcuno le rapisca con sè e le porti via dall'aria fradicia della notte. Non è però ancora il loro momento, perché voglio prima spingermi oltre, per vedere chi abbia sfidato imperterrita la tormenta. Una Diana quasi esangue e bagnata come un pulcino attende sotto un gigantesco ombrello, proprio davanti all'ingresso del Bolgia. Dev'esserci stata l'acqua più alta che a Venezia, dato che attende l'arrivo dei clienti in ciabatte infradito. Così non la trovo particolarmente sexy (ma i colleghi devono pensarla diversamente, perché nell'oretta successiva vedrò più l'ombrello abbandonato al proprio destino che la titolare dalla chioma bicolore), per cui mi spingo ancora più avanti. Allo spiazzo (non occorre specificare quale, perché è quello per eccellenza, poco dopo il Paninaro o poco prima della rotondina;)) intravedo Nadia in procinto di smontare. Nel "Quadrilatero della Gnocca" di Osio (copyright: buko) c'è molto meno movimento del solito, mentre la bionda Daniela e la sua collega mora al Continental, le Fruttarole al Benaglia e la presunta Monica (che in realtà si rivelerà essere la Rebecca conosciuta dall'amico cippolappo) resistono stoicamente sotto la pioggia, che ogni tanto si fa scroscio e ogni tanto si calma quasi del tutto. Le scarpe di Michela non devono essere state acquistate nel solito negozio di imitazioni cinesi, perché la bionda deve conservarle come una reliquia all'interno della sua Alfa, al punto da attendere completamente scalza sul marciapiede. Un paio di vasche in quel breve tratto di strada, incerto tra le due bionde, ma alla fine opto per Michela, che è da almeno un paio di mesi che non passo a trovare. Mi viene però soffiata per un nonnulla e così inizio un lungo peregrinare tra Boltiere e la rotonda della REA. Dopo una mezz'oretta si libera ma, troppo cauto come sempre, attendo che un trenino di macchine in arrivo da Boltiere mi passi davanti e proprio una di loro accosta dalla bionda e scompare con lei. Mi toccano altri trenta minuti scarsi di attesa, in cui mi spingo anche sino a Dalmine, giusto per controllare che il piano d'emergenza sia sempre praticabile. Quasi tutte le OTR (Diana, le Continentali, Rebecca) scompaiono man mano dalla scena e dunque sono sempre più stretto all'angolo dalla scelta che ho fatto.

Quando, transitando di nuovo davanti al Benaglia verso le 4:30, vedo Michela salire su un bolide di fattura alemanna, capisco che ogni speranza di incontrarla è sfumata: il conducente ha tutta l'aria di avere il portafoglio bello gonfio e sicuramente se la monopolizzerà per almeno tre quarti d'ora e, quando la fanciulla rientrerà in postazione, sarà solo per imboccare la strada di casa. A questo punto, riprendo la via di Dalmine, con l'idea di ripiegare sul piano d'emergenza, ossia reincontrare Adriana dopo quasi un anno. Quando transito davanti al Kebab, lei non c'è e la sua postazione è stranamente occupata da Alina e da una mora la cui identità mi è ignota (forse la Diana "spagnola" di cui ha parlato cippolappo). Probabilmente, la leggera pioggerellina che ha ricominciato a cadere ha convinto la cugina di Carla ad abbandonare la propria mattonella e a trovare riparo sotto la pensilina.

Transito un paio di volte, ma Adriana non ricompare. A questo punto (sono già le 4:45 e non c'è più tempo per temporeggiare), decido di tentare l'azzardo con Alina, confidando che la mia vecchia conoscenza abbia già preso il taxi per tornare a casa, evitandomi così un incrocio che definire imbarazzante sarebbe poco. Inverto la marcia al Maria Bonita e, assicuratomi di avere le spalle libere, mi infilo nel pertugio dove Alina sta chiacchierando amabilmente con la presunta Diana, volgendo ogni tanto uno sguardo distratto alle vetture di passaggio. Quando fermo la vettura, col motore ancora acceso, e abbasso il finestrino, sembra più interessata a verificare che non sia andato a cozzare contro il solido muro che delimita il Velodromo di Dalmine. Alla fine, si volge a me con i suoi occhioni azzurri sgranati e può così avere inizio l'intervista. So già tutto ma mi metto nei panni del milanese in gita fuori porta, che è capitato lì per caso e che scopre con malcelata soddisfazione che la fanciulla è disponibile ad appartarsi con lui per una buona mezz'oretta, guarda caso proprio nella palazzina lì di fronte. Un ultimo sguardo nel retrovisore, per controllare che Adriana non stia sbirciando da dietro le tendine del suo loft, e pronuncio il fatidico sì. Non c'è nessuno scambio di anelli, ma lo spegnimento del motore certifica che il dado è tratto e che ogni esitazione è sciolta. Sceso dalla vettura, attraverso la strada di fianco ad Alina e poi la seguo su per le ripidissime scale che conducono al piccolo atrio ove si affacciano tutti gli appartamenti delle kebabbare.

Appena varcata la soglia del loft, un cagnolino di piccola taglia mi dà il benvenuto, cercando di staccarmi a morsi gli stinchi. "Gimi! Gimi!", lo sgrida Alina, rivolgendogli poi degli improperi in rumeno. "Scusalo, ma si comporta sempre così, quando incontra persone nuove". Credo che la grafia corretta sia Jimmy, ma potrebbe pure chiamarsi Geemy, per come Alina ne ha pronunciato il nome. Tradendo la mia assoluta ignoranza in materia canina, cerco di raccogliere maggiori informazioni sul suo animaletto di compagnia: "Ma è così piccolo perché è ancora un cucciolo o perché è la sua taglia?". "Ha un anno e cinque mesi, ma non crescerà molto più di così", mi spiega pazientemente la fanciulla. "E, visto che gli parli nella tua lingua, l'hai preso in Romania, giusto?", è il mio successivo quesito, che deve far pensare ad Alina di avere davanti a sè un perfetto imbecille. Come si fa con lo scolaretto un po' duro di comprendonio, la maestrina mi conferma che, sì, l'ha effettivamente comprato in Romania ma che, dovunque l'avesse preso, gli avrebbe comunque parlato in rumeno. [...]
 
Con un po’ di depressione e ancora il colpo in canna decido di dedicarmi finalmente un po’ ai bassi piaceri della carne, prendo la macchina e arrivo in zona Dalmine.
Decido per prima cosa di togliermi il dubbio e vedere se la fucksister è presente. Da Dalmine al ponte praticamente nessuna ragazza (giusto un paio ma nulla di chè) e arrivati al ponte desolazione completa. Mi apposto e dopo una decina di minuti compare Luana, non faccio il tempo a raggiungerla che un collega me la soffia da sotto il naso (io in realtà volevo solo chiederele della sorella...) attendo altri 10 min ma lei non riappare –sarà andata a consumare in loft- e Claudia non si frà vedere. Qualche vasca avanti e indietro giusto per non essere troppo sgamabile ma passano i minuti e non si vede nessuno....quindi Luana presente ma sempre caricatissima, Claudia quasi sicuro assente.
Decido di cambiare zona e puntare l’auto verso Osio.
A dalmine presente Adriana e Alina zona Kebab poi poche ragazze: anche il tratto tra le due rotonde del mobilificio Perletti sono stranamente sotto tono. Qualche presenza storica (giorgia, micaela con la smart) ma nulla che mi convinca. L’unica per me novità è una ragazza (non ricordo il nome) che stazione in uno spiazzo sterrato a circa 300 metri dal Perletti –stesso lato dove credo ci sia un cancello con ingresso a un ristorante (verso le 11 poi il cancello chiude)
La ragazza, alta castana chiara bel fisico è decisamente carina e anche discretamente caricata quindi forse non è una sòla completa ma qualcosa nell’intervista non mi convince e quindi declino.
Qualche vasca ancora e noto assenza di ragazze al continental (volevo provare il decantato BJ di Daniela) e poche presenze al Benaglia e dintorni (michela presente).
Alla fine il tratto che riserva le cose migliori è il quadrilatero della topa in zona edicola.
Da un lato la rossa “Brambilla” e dall’altro lato 3 ragazze. Lori la sorella/cugina di Mariana (che era assente) veramente molto carina con un visino da angelo...intervistata per osservarla bene da vicino mi dice per ora non poteva lavorare in auto perchè c’erano problemi alluogo dell’imbosco (???) e che a casa chiedeva 70.
Dal momento che (almeno nei piani originali) volevo concedermi una cosa ben fatta e in relax le chiedo quanto per l’upgrade a 2 shot (stando nei 45/60 min) e mi risponde 150.
Le provo a far capire che se per 30 min e 1 shot chiede 70, sarebbe corretto chiedere meno del doppio per 2 shot che comunque non avrebbe richiesto un’ora piena di solito le altre concedono il doppio tra i 100/120 euro) ma il concetto non le sembra chiaro e ribadisce 150. Un po’ perplesso la saluto e dopo qualche ulteriore vasca (lei nel frattempo non sarà mai caricata ) vedo altre 2 ragazze arrivate all’edicola.
Si tratta di una bionda con capelli un po’ mossi e un po’ più formosa di Lori che sembra carina anche se non esattamente il mio tipo. Si presenta come Vittoria e mi dice di non lavorare in auto (anche lei problemi di parcheggio???) e chiede 80 a casa.
L’altra ragazza invece mi colpisce di più per l’abbigliamento (reggicalze + short e top che lasciano veramente poco all’immaginazione).
Intervisto anche lei, si chiama Nicoletta mora e con fisicata notevole. Viso un po’ “zingaresco ma decisamente piacevole.Il modo di porsi simpatico ma visto che nel frattempo mi è passata un po’ la poesia ed essendo la prima volta che la vedo e non ho idea di che tipo sia, non me la sento di rischiare subito l’investimento a casa. Lei non ha problemi a operare in auto e ci accordiamo quindi per un BJ a 30.

Imbosco discutibile lì dietro e la ragazza (che non si spoglia) mostra una capacità orale sopra la media (per intenderci incappuccia il fratellino tenendo in bocca il condom), buon lavoro con diversi affondi DT che mi portano a capitolare in tempi decisamente brevi...meglio così visto il luogo di imbosco meglio non trattenersi.
Devo dire che in generale mi ha convinto e –sperando che in loft non si riveli una fregatura- sarà quasi certamente il mio prossimo puntello in terra bergamasca.
 
Maestro,

ho letto con piacere della tua avventura con Diana, la nuova amichetta di Adriana. Alla fine, pare che tu sia l'unico della congrega della birra ad avere concluso degnamente la serata! Ma, visto che già al primo incontro:

Eh già, al primo incontro abbiamo sforato ampiamente la tabella ma l'obolo rimane quello già versato: 70.

sei riuscito a ottenere lo sconto militari:

Militari = Doppia al prezzo di una singola

è bastato esibire un vecchio tesserino sgualcito delle Forze Armate, con tanto di foto segnaletica in bianco e nero, o ti sei dovuto presentare in mimetica? :P

ferrari-alla-moda-in-versione-mimetica.jpg

Hasta luego, subcomandante Cippos ;)

Intervisto anche lei, si chiama Nicoletta mora e con fisicata notevole. Viso un po’ “zingaresco ma decisamente piacevole.

A uso dei colleghi meno pratici del "Quadrilatero della Gnocca" di Osio Sotto, dovrebbe essere la stessa Nicoletta che aveva tanto entusiasmato il compianto mamborama da dedicarle ben due rece:

- Nicoletta 1
- Nicoletta 2

Forse il nostro nuovo amico Virgo Anka Io ha qualcosa da raccontarci di Vittoria/Viktoria "Silvstedt" :)
 
...è bastato esibire un vecchio tesserino sgualcito delle Forze Armate, con tanto di foto segnaletica in bianco e nero, o ti sei dovuto presentare in mimetica? :P
Il motivo dello sforamento del timing è presto detto: in effetti ho tentato di usufruire dello sconto militari (in ferma molto prolungata) ma alla fine ho dovuto ammettere di essere stato riformato per insufficienza toracica. Al che Diana, di fronte alla mia stazza, si è messa a ridere :sarcastic_hand: e quando ha smesso erano passati 40 minuti. :pardon:
 
Ci sono notti sbagliate. Notti in cui si fanno cose fallate seppure in piena coscienza. E allora il piccolo esploratore si mette in testa di esplorare una di quelle che ci sarai passato davanti 7000 volte pensando ad altro. Ma la 7001esima volta no, perchè quella notte, era la notte sbagliata. Freccia, accosto. E' la Michela che sta da anni all'incrocio sulla ds uscendo da Dalmine in direz. Osio, tra il finto passaggio a livello ed il Pont de l'Autoroute. Il tariffario è quello post crisi: 30 in macchina, 50 a casa, in quel di Sabbio, tre minuti di strada. Da un secondo prima della freccia in poi non so cosa sia scattato perchè questa tipa alla vista non mi ha mai acceso. Intervistata in passato, non è loffia, l'intelaiatura qualche crash test lo passa ma è un po' troppo rustichella e di viso la ritengo poco poco attraente. Forse se finisse nelle mani della truccatrice Melissa Murphy, la miracle make-up del momento, magari qualche possibilità in più...

SLlAE.jpg

Comunque in quel momento non so cosa mi abbia detto il cervello: decido di buttare 50 ghinee. Una volta all'appartamento lei è molto carina e premurosa ma non mi attizza neanche da ignuda. Allora mi concentro e penso ad una figa allucinante ma quando siamo al momento di affrontare la politica dei "due forni" di andreottiana memoria, al primo forno e sotto l'effetto del sovrumano sforzo mentale, si raggiunge un certo turgore. Purtroppo è con il passaggio al secondo forno che la bandiera si ammaina per non sventolare mai più. Lei comunque si prodiga in svariati modi per invertire la tendenza (certo, col cinquantone già intascato è molto più semplice). Comunque Michela è un'onesta lavoratrice e non è colpa sua (ma nemmeno del mio urologo). E' semplicemente colpa di quella freccia sbagliata che non doveva essere inserita in quella notte sbagliata.

P.S. Padre, no, la rece a parte, no, la prego....
 
Il motivo dello sforamento del timing è presto detto: in effetti ho tentato di usufruire dello sconto militari (in ferma molto prolungata) ma alla fine ho dovuto ammettere di essere stato riformato per insufficienza toracica. Al che Diana, di fronte alla mia stazza, si è messa a ridere :sarcastic_hand: e quando ha smesso erano passati 40 minuti. :pardon:

Anch'io stento a crederci, ma è meglio così. Altrimenti, avrei dovuto iniziare a chiamarti Cippo Lapo ;)


P.S. Padre, no, la rece a parte, no, la prego....

Dispensato, figliuolo, dipensato. Hai già più che pagato il fio delle tue colpe ;) Se proprio vuoi scontare una penitenza, confida i tuoi peccati a colei che dall'alto tutti ci sorveglia ...

PS Ho appena raggiunto i 527 messaggi e non mi sono neppure accorto di quando ho valicato il magico numerino che, secondo l'antica cabala, identifica il BdA :(
 
DI PASSAGGIO LUNGO IL BdA

Di rientro da qualche giorno al fresco dei monti della Bergamasca, ieri sera sono transitato sul presto (attorno alle 23) lungo il BdA. Scarno resoconto delle presenze:

- Bergamo: UTB deserto, presente solo Corina
- Lallio: Grana Padano deserto (neppure la macchina di Elena era presente)
- Dalmine: presenti Maria Bonita, la nuova amica lungagnona di Alina (credo si chiami Nicoletta) e Adriana
- Osio Sopra: presenti Maria e Denisa alla Siad, la nuova perlettina Delia fuori dalla BMW e una new entry che mi è sembrata carina @ 45.625770, 9.599842 (poco prima di arrivare al Paninaro, ma sulla banchina opposta)
- Osio Sotto: presenti una ragazza alla 1° rotonda, la Mercedes Compact scura alla Socaf, una mora molto minuta al semaforo centrale, il Quadrilatero della Gnocca ridotto a Triangolo (la biondona Vittoria all'edicola, una mora nella postazione di solito occupata da Mariana + Loredana e la consueta Ministra Brambilla sul lato opposto della strada), le due Continentali, Michela all'ingresso nord del Benaglia, due ragazze all'Eden (forse Alina e una mora più alta), un paio di ragazze nella semi-oscurità dell'ingresso sud del Benaglia, la presunta Rebecca al successivo svincolo, la presunta Claudia/Klaudia alla pensilina direzione sud e Roxy + C/Kristina alla pensilina direzione nord

Come al solito, la maggior parte dell'attività è ormai concentrata a Osio Sotto (forse perché è la località più vicina alla cintura urbana dove quasi tutte le girls hanno i loro appartamenti di residenza/di lavoro?)

Dato che indossavo ancora la tenuta ginnica e puzzavo come (o forse più) di una capra per lo strano impasto di crema da sole e sale che rivestiva la mia pelle, mi sono ben guardato dal fermarmi da qualunque delle ragazze (anche se le condizioni sembravano abbastanza propizie, per il traffico relativamente modesto) e mi sono invece fiondato a casa, alla ricerca stavolta della doccia e non della branda :)

Tutti in vacanza?
 
A mio giudizio la nuova edicolante Vittoria e la pensilinara Klaudia di ritorno dalla conversione loft valevano da sole il prezzo del gasolio. Soprattutto la seconda dopo le controverse recensioni in versione loft, necessita di un gran giurì che ne saggi le attuali capacità di intrattenitrice.

P.S. Ma oscar, lo strano impasto di crema da sole e sale di ritorno dai monti della bergamasca a che reazione chimica va ricondotto?
 
Eccomiiiii... Come sempre tardissimo di rientro da qualche giretto e quindi sempre molto sintetico. Confermo che la nuova collega di Alina si chiama Nicoletta, 20 anni. Alina deve averle fatto scuola perché hanno la stessa tecnica. Di fisico è interessante, ha solo una prima misura ma tutto il resto è OK.
 
LA PROCESSIONE DI FERRAGOSTO

Dopo vicende che racconterò in separata sede, arrivo lungo il BdA mentre sono già in proiezione i titoli di coda (manca davvero poco alle 3 di notte). Frenetici dispacci dal fronte mi informano che le attività fervono praticamente solo in territorio di Osio Sotto, come d'altra parte avevo notato anche nel mio fugace passaggio di qualche sera addietro. Per questo, vado ad ancorare una prima boa segnaletica appena dopo il Kebab di Dalmine (per ricordarmi di non passare mai oltre quel punto, visto che sarebbe del tutto inutile) e poi mi metto anch'io a bordeggiare tra i due cartelli che segnano l'inizio e la fine della più bassa tra le due località osiensi.

In realtà, più che di regata sarebbe corretto parlare di processione o pellegrinaggio, per il numero di macchine che vi partecipano e perché lo scoccare della mezzanotte ha dato inizio a una delle feste religiose più importanti dell'anno, che i più ricordano per le grigliate e i fuochi d'artificio nelle località di villeggiatura. Qui si celebra qualcosa di più profano dell'Assunzione e di più sacro di una costina ad abbrustolire sul barbecue, cioè l'eterno richiamo che la bellezza femminile esercita sull'uomo errante in questa valle di lacrime. Mi accodo dunque agli altri pellegrini e inizio a percorrere ripetutamente il tragitto che collega l'Edicola di Osio Sotto alla Cappella Votiva di Santa Teladosia (© cippolappo), dove le fonti più disparate hanno segnalato il ritorno della famosa monaca Klaudia da Meteora/Μετέωρα, sedicente greca ma di più probabili ascendenti schipetari. Nei mesi scorsi, sembrava avere ceduto alle tentazioni e al lusso della vita secolare, ma ora pare tornata a una condotta più parca e frugale.

La notizia del suo ritorno dev'essere dilagata a macchia d'olio, perché - pur non essendoci - i pellegrini si prendono letteralmente a sportellate per ottenere udienza dalla novizia bionda (quale sarà il suo nome?) che la sostituisce momentaneamente all'ingresso di Santa Teladosia. Non ha probabilmente gli stessi poteri miracolosi della sua più esperta collega (del cui afflato si dice che riesca a rianimare anche i volatili addormentati nel più profondo dei sonni), ma quasi sicuramente riesce a levitare nell'aria, dato che si libra da una vettura all'alta senza mai toccare terra (e, per inciso, sono ormai passate le 3 di notte!).

Oltre a lei, non sono rimaste moltissime vestali lungo il tragitto del pellegrinaggio: la presunta Roxy che sta alla pensilina sull'altro lato della strada (e che di solito è accompagnata da Kristina), un paio di ragazze nella semi-oscurità dell'ingresso sud del Benaglia, Michela e la sua collega mora all'ingresso nord e la rossa salmonata Sara (a.k.a. "Ministra Brambilla") alla sua consueta postazione, a uno dei vertici del famoso Quadrilatero. Sono già andate a riposare (o non si sono mai presentate a recare conforto ai pellegrini) la new entry Rebecca, le Continentali e gli altri tre vertici del Quadrilatero (ossia una a scelta tra Mariana e sua sorella Loredana, la new entry Vittoria/Viktoria e la multiforme Raissa la ginnasta a.k.a. Nicoletta-1 a.k.a. Nicoletta-2).

Escludendo le mie vecchie conoscenze e la gettonatissima bionda, per cui si è creato un codazzo di vetture che probabilmente sta smaltendosi ancora adesso, getto l'occhio sulla piccola Roxy, che svetta su tacchi vertiginosi alla pensilina che sta proprio davanti alla grande autorimessa dei pullman. Quando mi decido finalmente ad avvicinarmi per l'intervista, la vedo abbandonare la scena, incamminandosi verso il fabbricato retrostante, dove sembrano esserci dei distributori automatici e c'è anche un'autovettura parcheggiata. Tutto è possibile (che stia andando a rifocillarsi, che un collega abbia attratto la sua attenzione da quella posizione meno in vista o che stia levando le tende), ma c'è sicuramente da pazientare un po'. Dopo qualche ulteriore vasca, in cui mi spingo anche sino alla boa che avevo ancorato a Dalmine (per avere conforto della presenza delle kebabbare, quale piano B d'emergenza), ritorno alla rotonda di Boltiére e Roxy è ricomparsa. Posso dunque accostare e scambiarci quattro chiacchiere. Il fisichino non sembra male, mentre non trovo il suo viso così entusiasmante, sebbene non possa certo essere classificata come una brutta ragazza. L'esito dell'intervista è quello scontato (30 in macchina e 70 in appartamento), ma sono un po' titubante, sia perché mi è rimasto qualche dubbio rispetto ai miei canoni estetici, sia perché ben due macchine si sono nel frattempo accodate dietro di me. Fedele al mio decalogo di sicurezza (mai caricare una ragazza sull'autovettura, se non si hanno le spalle libere), le dico che ripasserò più tardi e mi incolonno di nuovo nella processione di macchine. Ovviamente non ci sarà un "dopo", perché Roxy sarà fagocitata dall'auto che mi si era accodata e non ricomparirà più alla mattonella. Faccio in tempo a vedere Michela e l'amica che stanno salendo sulla vettura per tornare a casa (rimbalzando tra l'altro un danaroso collega a bordo di un roboante bolide di fattura alemanna) e la scomparsa di tutte le fanciulle è ufficialmente certificata.

Non mi resta quindi che spostarmi al Kebab, dove Adriana e la sua nuova amica Diana stanno allegramente gozzovigliando sul cofano di una vettura parcheggiata nei pressi della pensilina. Mi sembra scortese disturbare durante l'orario dei pasti e dunque temporeggio un attimo. Dopo una decina di minuti le ragazze sono scomparse dalla strada ma non dalla scena, perché Adriana mi conferma via etere che ha ancora tempo per un ultimo incontro, prima che sorga il sole e anche questa nottata volga al termine. Parcheggio la macchina e mi inerpico su per le ripide scale che conducono sopra il Kebab. La porta del loft è socchiusa e la morettina sta aspettandomi sorridente nel piccolo atrio dell'appartamento, in apparenza immemore dell'incidente diplomatico di qualche settimana fa, quando mi aveva visto scendere dal loft della vicina/rivale Alina. Ma questa è una storia che merita di essere raccontata nel thread della fanciulla, appena avrò un attimo di tempo ...
 
Stasera mi sento un po' Flaiano e mi scappa un aforisma:


Mentre leggo le oscareidi raggiungo sempre un copioso orgasmo mentale. (cippolappo)


....Non mi resta quindi che spostarmi al Kebab, dove Adriana e la sua nuova amica Diana stanno allegramente gozzovigliando sul cofano di una vettura parcheggiata nei pressi della pensilina. Mi sembra scortese disturbare durante l'orario dei pasti e dunque temporeggio un attimo. Dopo una decina di minuti le ragazze sono scomparse dalla strada ma non dalla scena, perché Adriana mi conferma via etere che ha ancora tempo per un ultimo incontro, prima che sorga il sole e anche questa nottata volga al termine. Parcheggio la macchina e mi inerpico su per le ripide scale che conducono sopra il Kebab. La porta del loft è socchiusa e la morettina sta aspettandomi sorridente nel piccolo atrio dell'appartamento, in apparenza immemore dell'incidente diplomatico di qualche settimana fa, quando mi aveva visto scendere dal loft della vicina/rivale Alina. Ma questa è una storia che merita di essere raccontata nel thread della fanciulla, appena avrò un attimo di tempo ...
Controllando la mia scatola nera, deduco che non erano passati molti minuti da quando, incrociandola, avevo augurato alla Adri (od Alessandra, come si fa appellare ora) di fare incontri interessanti e sono lieto che con il tuo arrivo l'augurio abbia colto pienamente nel segno. Volevo ricordarti che la bigamia in Italia non è conforme ai principi generali dell'ordinamento ma sono altresì lieto che il tuo alto tradimento di Adriana con Alina non abbia portato sgradevoli appendici che tuttavia vengono spesso mitigate dall'effetto Figliol Prodigo che un punter sa esercitare nel momento più opportuno oltre che dalla pecunia che, come sempre, non olet..Non credo sia stata una serata scoppiettante per la graziosa Adriana ma l'ho vista tirata da guerra con completo aderente nero sesso capace di stuzzicare gli istinti carnali che albergano in ognuno di noi. Attendiamo eventuali e graditi racconti mentre io ero e sono reduce da una sexione prolungata con Diana, la sua coequipier, di cui non ho altro da aggiungere a quanto a suo tempo già resocontato.
 
Confermo rientro di Klaudia sotto la pensilina a Osio. La bionda che settimana scorsa aveva preso il suo posto ora staziona 50 metri più avanti e non è più così caricata ;-)
 
Oscar, ma...hai già trovato l'Editore? Tema a parte, un tuo libretto... batterebbe certamente alla grande le librerie... forse non un Campiello, ma sicuramente un " Camporello"!

Caro collega, ti rispondo qui, un po' per non "sporcare" il thread di Adriana e un po' per evitare al maxi-thread del BdA l'onta di finire nella seconda pagina dell'indice. Evento che, stando alla testimonianza raccolta qualche notte fa da un vecchietto seduto davanti al Kebab di Dalmine, sarebbe accaduto solo un'altra volta a memoria d'uomo, quando i CC giravano ancora con la Ritmo, le vetture della PL si fregiavano della scritta "Vigili urbani" sulle fiancate e fuori dal civico 22 era esposto un tabellone con lo sconto per i militari di leva. E, apparentemente, non esisteva neppure un Ordinamento, per stabilire cosa fosse conforme e cosa non lo fosse ai suoi principi generali ...

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In realtà, io sono solo l'umile cronista che redige il resoconto finale degli accadimenti. Come in tutte le telenovele che si rispettino, cioè quelle che riescono a durare almeno 16-17 anni e far vendere vagonate di tortellini, c'è qualcuno che ha concepito il format e che si prende cura di delineare l'intreccio di massima di ciascuna stagione, sperando che dopo la pausa estiva ve ne sia un'altra ancora. So che è un personaggio un po' schivo e che non ama molto le luci della ribalta, ma credo che questa sia la giusta occasione per rendergli il dovuto omaggio :):

E' un epilogo ma dell'addio se ne può parlare: siamo nell'epoca delle serie TV, non può finire qui, non deve finire adesso. Durano almeno sedici, diciassette stagioni... Se così non fosse non si venderebbero così tanti tortellini.
Lo sceneggiatore ti direbbe che la prosecuzione naturale, le prossime puntate, possono, devono prevedere la punizione di Adriana: l'augusta imperatrice deve subire uno sgarbo per la pessima conclusione che si è materializzata durante quel ventunesimo minuto al civico ventidue. Amico mio, a breve POTRESTI SALIRE DI NUOVO CON ALINA MA NON PER SBAGLIO E NON DI NASCOSTO....

In ognuna delle stagioni, o anche per alcuni blocchi più brevi del sequel, intervengono poi degli sceneggiatori, che delineano i personaggi (o sarebbe meglio dire le personagge) che saranno protagonisti di ciascuna puntata:

Grande recensione Oscar!!! Ora ne aspettiamo una del genere per Lavinia Anka !!!!

Io ho solo l'ingrato compito di cacciare il grano tutte le volte (credo si dica produttore), ottenendo in cambio il privilegio (che non sempre è tale) di rivestire il ruolo di comparsa in ciascuna puntata. Un po' come il bambinetto che porta con sè il pallone nel campetto di periferia e può indossare la maglia numero 10, pur avendo due piedi che al massimo tornerebbero utili per zappare il medesimo campo di patate. Oppure come il pilota che entra nel paddock con una valigia piena di dollari e si trova magicamente catapultato sulla griglia di partenza di un gran premio di F1, avendo come unica credenziale quello di essere stato bocciato per 3 volte di fila all'esame per la patente.

Quando gli attori prendono posto sul set, la sceneggiatura di ciascuna puntata è un libretto completamente bianco. Ciascuna delle protagoniste ne sviluppa la trama nel modo che le è più congeniale (ma che in realtà è ben definito nella sua testa e probabilmente sempre uguale) e io mi limito a trascrivere nello script quanto è accaduto. Di solito lo faccio a posteriori, non appena ho un po' di tempo, ma in alcuni casi le vicende sono così poco avvincenti anche dal vivo che un bloc notes e una penna tornerebbero decisamente utili per vincere la noia del momento.

Di solito, chi concepisce un format di successo guadagna così tanti soldi che non gli basta un conto corrente per accumularli tutti e una vita per spenderli. Non credo però che sia il caso della nostra mente creativa, che al massimo è riuscito a farsi offrire una birra nel nostro locale preferito. Anzi, il più delle volte è lui a offrirla a noi squattrinati :) Non è neppure il caso del produttore che, come certi presidenti di serie A, non riesce mai a mettere la parola fine ai suoi continui esborsi di cassa, tanto è vero che la telenovela dovrebbe chiamarsi "Profondo Rosso". Quasi certamente è invece il caso delle protagoniste di ciascuna puntata: è pur vero che, come per tutte le dive, una parte dei loro lauti proventi si disperde tra agenti e faccendieri vari, ma di molte di loro si narrano aneddoti che quasi sfumano nel mito: conti correnti con un numero indefinito di cifre significative prima della virgola, possedimenti terrieri a perdita d'occhio nella tara romaneasca e lussuosi appartamenti nelle più rinomate vie di Bucarest e dintorni.

Quindi, se riesci a mettere una buona parola per noi e a farci vincere anche un misero Telegatto (non pretendiamo l'Oscar), te ne saremmo davvero grati ;) Ma se solo hai qualche conoscenza in Durex e riuscissi a evitarmi tutte le volte di dovermi sorbire i terribili effluvi del fragolone rosso, sarei contento lo stesso :D

Tornando a vicende più concrete: dopo la ricomparsa di Klaudia alla pensilina votiva di Santa Teladosia, non è più successo nulla lungo il boulevard de l'amour?
 
Io sta Klaudia di Santa Teladosia non sono mai riuscito a vederla! :(

Comunque, spostandoci all'altro estremo della BdA, visto che l'ultima volta ha avuto successo... ripropongo il mio cantico errante di buon auspicio.

Sometimes I feel
Like I don't have a partner

Sometimes I feel
Like my only friend
Is the city I live in
The city of Angels
Lonely as I am
Together we cry


I drive on her streets
'Cause she's my companion
I walk through her hills
'Cause she knows who I am
She sees my good deeds and
She kisses me windy and
I never worry
Now that is a lie

I don't ever wanna feel
Like I did that day
Take me to the place I love
Take me all the way
I don't ever want to feel
Like I did that day
Take me to the place I love
Take me all that way (yeah yeah yeah)

It's hard to believe
That there's nobody out there

It's hard to believe
That I'm all alone

At least I have her love
The city she loves me
Lonely as I am
Together we cry

I don't ever wanna feel
Like I did that day
Take me to the place I love
Take me all the way
I don't ever want to feel
Like I did that day
Take me to the place I love
Take me all the way (yeah yeah yeah)
Ooh no (no no yeah yeah)
Love me I say yeah yeah

Under the bridge downtown
Is where I drew some blood
Under the bridge "
I could not get enough
Under the bridge "
Forgot about my love
Under the bridge "
I gave my life away
(yeah yeah yeah)
Ooh no (no no yeah yeah)
Here I stay yeah yeah

Here I stay...

http://www.youtube.com/watch?v=lwlogyj7nFE
 
Scusate colleghi della bella berghem...io prossimamente verro'in zona per lavoro...soggiornando a Sarnico quale è l' uscita esatta dell'autostrada per entrare nella BLD ?? Da quanto ho capito è questa la migliore strada nella vostra zona dove fare un PT.....Grazie e a buon rendere
 
Scusate colleghi della bella berghem...io prossimamente verro'in zona per lavoro...soggiornando a Sarnico quale è l' uscita esatta dell'autostrada per entrare nella BLD ?? Da quanto ho capito è questa la migliore strada nella vostra zona dove fare un PT.....Grazie e a buon rendere

arrivando da sarnico con l'autostrada esci a dalmine e prendi direzione dalmine.. sempre dritto fino a che vedi figa !

se invece da sarnico fai i paesi vai direzione palazzolo sull'oglio, poi palosco , mornico, cologno ...fino a dalmine
https://maps.google.it/maps?saddr=s...6A&mra=dvme&mrsp=2&sz=11&via=1,2,3,4&t=m&z=11
 
arrivando da sarnico con l'autostrada esci a dalmine e prendi direzione dalmine.. sempre dritto fino a che vedi figa !

se invece da sarnico fai i paesi vai direzione palazzolo sull'oglio, poi palosco , mornico, cologno ...fino a dalmine
https://maps.google.it/maps?saddr=s...6A&mra=dvme&mrsp=2&sz=11&via=1,2,3,4&t=m&z=11

ad aver tempo io opterei per la seconda ipotesi niente autostrada cosi ti gusti anche il tratto tra palosco-gisalba prima di arrivare al meglio :w00tmesalia:
io faccio sempre cosi :prankster2:

ciao Mink
 
Essendosi guastato il navigatore della macchina, non mi ricordavo più la strada per tornare al BdA e quindi era più o meno un mesetto che non bazzicavo le strade della provincia bergamasca :). Poi, grazie alle preziose indicazioni stradali dell'amico ciccio:

arrivando da sarnico con l'autostrada esci a dalmine e prendi direzione dalmine.. sempre dritto fino a che vedi figa !

l'altra sera ho finalmente imboccato l'autostrada (non da Sarnico, ovviamente, ma dalla barriera di Milano Est), sono uscito a Dalmine e poi sono andato sempre dritto finché non ho visto f..a :) Forse perché ho un po' disatteso le sue indicazioni e ho preso la direzione di Bergamo anziché quella di Dalmine, sono arrivato più o meno a Trieste, prima di trovare qualcosa d'interessante. E non erano fanciulle sul ciglio della strada ma un'insegna dell'Agip, dato che in tanto peregrinare ero rimasto senza benzina ;) Scherzi a parte, la situazione sul lato Lallio / Bergamo è davvero sconfortante, perché il Grana Padano è ormai completamente abbandonato a se stesso da mesi (tra l'altro, in settimana ero in centro a Milano e ho fatto un blitz in viale Marche, senza trovarvi alcuna delle due ex-cheeseleaders; qualcuno sa qualcosa delle sorti di Elena e Anna, magari il collega nosferatu che è sempre bene informato?) e le uniche ragazze che ho incontrato lungo il mio tragitto sono state la giunonica Corina e Luana Punteasa, regolarmente a occupare la loro mattonella.

Fatto il giro di boa, ho preso la direzione opposta e, sino a Maria Bonita, non ho più incrociato alcuna fanciulla. Deserto il Kebab, una ragazza sulla sinistra dopo il pont de l'autoroute (non credo fosse Alina/Donna Mercedes, essendo sprovvista di vettura), nulla di nulla sino al paninaro, un paio di fanciulle tra il rettilineo di Osio e il TotalErg, un'altra ove stazionavano le ginnaste, una sola bottiglietta d'acqua (quella della "ministra Brambilla") a ricordo di ciò che fu il celeberrimo Quadrilatero della Topa e più o meno l'en plein in zona Eden/Benaglia. Registrata la presenza di Michela (anche se abbigliata in modo sin troppo sobrio, quasi un po' sciatto), ho estratto dall'archivio l'ormai impolverato dossier Lavinia/Anca e ho preso la direzione della promenade, sebbene assai poco fiducioso di trovarla ancora in postazione.

Così è, infatti, dato che della Vendemmiatrice non c'è proprio alcuna traccia, neppure la bottiglietta d'acqua o la lattina di Red Bull che ogni tanto fanno da segnaposto. Il dossier viene quindi rimesso in archivio, dove probabilmente prenderà altra polvere nelle prossime settimane, e mi lancio quindi alla ricerca di un'alternativa, giusto per non rendere vano il quarto d'ora di macchina un po' tedioso dalla rotonda di Boltiere. [...]

Non essendo la prima volta che mi apparto con lei, evito di entrare nei dettagli dell'incontro. Trattandosi però della prima volta in macchina, sono abbastanza sorpreso che si spogli alquanto, ma ben presto (quando inizia a reclinare quasi orizzontalmente il suo sedile) capisco che la cosa è solo dovuta a un qui pro quo, avendo lei inteso che volessi approfittare della possibilità di copulare, per il medesimo rate. Tutto regolare nella fase strettamente amatoria e poi è sempre uno spasso sentirla parlare, con quella sua cadenza un po' cantilenante. Dopo un quarto d'ora abbondante, la riconsegno alla sua piazzola, ricordandole di non dimenticare in macchina il suo preziosissimo ombrello, che non si era fidata a lasciare appeso al cartello per Calcina. Baci e abbracci (in realtà nessuno dei due, ma solo l'augurio della buona notte) e riprendo la direzione del boulevard de l'amour.

Dopo una non tanto breve puntata lungo la promenade (l'OTR prescelta ha impiegato più di un condannato al patibolo a fumarsi l'ultima sigaretta, prima di tornare in servizio permanente effettivo ...), riappaio alla rotonda di Boltiere quando manca poco alle 3 di notte. l'affollamento di fanciulle lungo il ciglio della strada è ora decisamente più normale (che prima fossero tutte ai rispettivi imboschi?), ma ciò che mi sorprende (o che non ricordavo?) è il traffico davvero caotico, che non permette davvero di fermarsi con un minimo di privacy. Oltre a quelle già presenti un'ora e mezza prima, vedo colei che dovrebbe chiamarsi Kristina alla fermata dell'autobus subito dopo la rotondona, il nuovo duo del Benaglia-sud, Daniela la Continentale, Vittoria/Viktoria la soubrette bionda dell'edicola di Osio, una morettina dai lineamenti un po' gitani a fare la guardia alla banca proprio di fronte, la longilinea Nadia alla prima sbarra usciti da Osio, una fanciulla minuta ma carina alla sbarra immediatamente successiva (quella prima del Paninaro), la solita Smart di Michela & Co. poco più avanti sulla sinistra, la BMW d'ordinanza (non pilotata da Juliette, però) al Perletti e le due ligie guardiane del cancello della Siad (Denisa e Maria). Alla prima vasca, mi spingo anche sino a Dalmine, ma il Kebab è ancora deserto (l'hai rapita tu Diana, compare cippolappo? :)) e pure Maria Bonita è scomparsa nel frattempo, per cui poi vagherò solo tra Osio Sotto e Sopra.

Un paio di vasche per capire chi sia la pilotessa della BMW (Alina o Delia, anche se propenderei più per la seconda?), ma - quando sto finalmente decidendomi ad andare a dare un'occhiata alla mobilia del Perletti, il bolide si volatilizza e non ricomparirà più. Ligio ai dettami del catenaccio di italica memoria, inizio quindi una marcatura quasi a uomo (anzi, a donna) della morettina caruccia che sta tra Nadia e il Paninaro, in attesa che il maxi-traffico si sbollisca un po'. Sarà perché è ora di chiusura delle discoteche, ma non c'è davvero un attimo in cui il vialone sia sgombro di macchine: o da Bergamo o da Boltiere, c'è sempre un trenino di 4-5 vetture in arrivo e, con la visuale confusa dalla pioggerellina che cade insistente, non si riesce a capire se tra loro si celi una minaccia aliena. Alla fine desisto e scendo a Osio Sotto. Purtroppo, anche la soubrette bionda è scomparsa e quindi fingo di passare al bancomat per dare un'occhiata alla sua dirimpettaia: vista da vicino, mi lascia un po' perplesso e dunque procedo ancora oltre. Sia Daniela che Michela sono scomparse, faccio in tempo a vedere una ragazza un po' più bassa e in carne a occupare la posizione che fu di Monica (che sia la Rebecca incontrata da cippolappo?) e alla fine decido di tornare a casa.

Ora attendiamo con ansia che qualche bravo ragazzo ci racconti delle sue avventure lungo il boulevard de l'amour ;)
 
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